Le operazioni di sbarco sono partite intorno alle 15, quando la "Martine A" è attraccata al porto di Salerno. Da scaricare oltre 200 container con all'interno più di 6mila tonnellate di rifiuti, che la Tunisia ha rispedito in Campania. Dopo alcuni giorni in rada, i cassoni hanno toccato terra.
Ad accoglierli, tra gli altri, anche i carabinieri del Noe: il comandante Valerio Giardina aveva preannunciato - nell'audizione in commissione parlamentare Ecomafie - il sequestro probatorio dell'intero carico. Si attendono ora le decisioni dell'Autorità giudiziaria per capire quale sarà la prossima destinazione della spazzatura.
La Cassazione nelle prossime ore si pronuncerà sulla competenza territoriale tra i pm di Salerno e Potenza: nel frattempo, il procuratore capo Giuseppe Borrelli ha assicurato al sindaco di Serre che c'è piena collaborazione tra i due uffici.
Per adesso, dunque, i rifiuti restano al porto di Salerno: le operazioni di sbarco dureranno diverse ore, mentre la questione - oltre all'aspro braccio di ferro istituzionale tra la Regione Campania e le comunità della Piana del Sele - è nuovamente sul tavolo dei tribunali.
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