Rissa nel finale di Latina – Avellino, Jefferson, squalificato per 4 giornate in seguito a una serie di contatti proibiti con Silvestri (stop di 2 turni), ha inteso chiarire quanto accaduto e chiedere scusa attraverso un video pubblicato sul suo profilo Instagram: “Volevo parlare dell'accaduto di ieri e spiegare quanto è accaduto, a mente fredda. Verso la fine della gara ho commesso un fallo su Silvestri, lui si è lasciato cadere a terra e io l'ho pestato mentre andava giù. Lui si è alzato, mi ha dato una manata in faccia e io, d'istinto, ho sbracciato prendendolo di striscio sul viso. Da lì è arrivato l'arbitro con il cartellino rosso e sono andato fuori di testa. Mi dispiace perché sono scene brutte a vedersi. Ho sempre cercato di essere un professionista modello. Non sarò mai un angelo e non dico neppure che sono il più bravo del mondo, ma neppure il più cattivo. Mi dispiace perché c'erano tanti bambini e ho passato un messaggio sbagliato: non lo volevo fare. Sono uscito fuori controllo, ho esagerato, mi dispiace perché si è creata una linea che non è quella che ho sempre seguito in carriera. Io non ho nulla contro nessuno, deve essere chiaro, fortunatamente i compagni e anche alcuni di coloro i quali giocano nell'Avellino, che hanno giocato con me, sanno che sto dicendo la verità”.
“C'è stato anche un mezzo chiarimento con Silvestri, ma mi dispiace che ormai era già accaduto il fattaccio. Mi dispiace per i miei compagni e il mister, dato che sarò squalificato. Dispiace perché è stato un casino che non è servito a nulla. Volevo chiedere scusa per questa mia azione: chi ha fatto il calciatore sa che può capitare, non sto qui a fare il perbenista, ma non voglio neppure passare per il più cattivo del mondo. Chiedo scusa a chi è interessato, soprattutto al pubblico, ai compagni e alla società. Si tratta di un fatto isolato , che si è già chiuso ieri. Spero che non capiti mai più”.