Da culla e patrimonio immateriale dell’umanità a modello e strategia per lo sviluppo integrale dei borghi. Il Comune di Pollica, nell’ambito del PNRR sui borghi, ha lanciato un progetto pilota che mette al centro la Dieta Mediterranea come modello di "Rigenerazione Ecologica Integrale" per valorizzare risorse dormienti e, quindi, garantire nuove funzioni, infrastrutture e servizi nel campo della cultura, del turismo, del sociale e della ricerca.
Il Comune, guidato dal sindaco Stefano Pisani, ha quindi invitato enti, organizzazioni pubbliche o private, operatori economici e singoli cittadini a presentare la propria adesione al progetto
"Sei sono le aree di intervento concrete capaci di salvaguardare l’ambiente, favorire le nuove generazioni, garantire giustizia sociale per tutte e tutti, implementando un modello di sviluppo davvero sostenibile, partecipato, integrale", spiega il sindaco Pisani.
Tra gli interventi, ad esempio, la possibilità di creare scuole/accademie di arti e dei mestieri della cultura, albergo diffuso, residenze d’artista, centri di ricerca e campus universitari, residenze sanitarie assistenziali-RSA in grado di costituire occasione di rilancio occupazionale, in particolare per le nuove generazioni, e di promozione di una rinnovata attrattività residenziale sia per la popolazione residente che per quella di provenienza extra locale.
“Nessuno si salva da solo e collaborare è un imperativo che determinerà il successo delle strategie messe in campo a tutti i livelli. Consci del fatto che non si possa più prescindere dal fare rete ed essere rete, per mutuo beneficio, l’intero progetto è stato pensato disegnando un ecosistema aperto, che punta ad eliminare le frizioni culturali, logistiche e burocratiche, facilitando le collaborazioni tra i vari stakeholders e tra le varie discipline per creare valore condiviso. Per questo motivo il modello “Pollica 2050 – Vivere Mediterraneo” non solo prevede che numerosi servizi (come l’offerta formativa territoriale, piattaforma di monitoraggio ambientali, piattaforma per la valorizzazione dell’offerta turistica), siano condivisi con tutta la rete dei comuni partner, ma soprattutto che il modello sia facilmente replicabile su larga scala", conclude il primo cittadino.