Sono diversi i punti trattati dal presidente Vigorito nel corso di Ottogol. Eccoli di seguito:
PREVENDITA FLOP, ARRIVA UNA NUOVA PROMOZIONE
“La vittoria di Cittadella ci voleva per ridare un po’ di ottimismo a una squadra che stava attraverso un momento difficile insieme alla tifoseria e alla società. Credo che questa sera sia giusto riparlare della parola insieme, non è solo il nome di una birra ma un qualcosa che adesso sembra essere lontana nel tempo. Solo insieme si può andare da qualche altra parte".
SQUADRA - "Caserta ritiene che la sua squadra abbia molta qualità, ma non abbastanza da snobbare l’avversaria. Il Cittadella è più cattiva del Benevento e in casa ha perso poche volte. Non era una partita facile né per la condizione mentale, né per l’ambiente attorno. Stiamo giocando soli. In trasferta c’è un gruppo che ci segue e ci incita moltissimo, al quale vanno i ringraziamenti".
OBIETTIVI - “Credo che i componenti di una società di calcio siano importanti allo stesso modo. Uno di questi deve essere il finalizzatore dei problemi e delle gioie di tutti: purtroppo tocca al presidente che ha un ruolo di osservatore e di rispetto per le varie funzioni. Dimentichiamo una cosa importante: nonostante quanto sta succedendo in un anno anomalo per via del Covid, questo Benevento è a sei punti dalla capolista. Sta puntando alla serie A già da un paio d’anni, riuscendo a trovare una sintesi di quanto programmando. Apparteniamo a un gruppo di squadre deluse da quanto avvenuto nella passata stagione. Stiamo facendo meglio di un Parma milionario e di un Crotone che normalmente è una squadra ostica: una è in piena zona retrocessione e l’altra lotta quasi per i play out. Il Monza miliardario di Berlusconi ha soltanto un punto di vantaggio. Il Benevento era una squadra che doveva giocarsi i play off; quindi, è in piena corsa per l’obiettivo. Ho dichiarato che volevo una rivoluzione con l’arrivo di molti giovani. Naturalmente se avessimo avuto l’opportunità per fare qualcosa in più l’avremmo fatto. Sono parole che stiamo rispettando in pieno. Vorrei che ognuno usasse le parole che toccano alle categorie a cui appartiene. Un dirigente non può parlare di fallimento se l’obiettivo lo sta mantenendo. Un tifoso non può dire che non va allo stadio perché è costoso, dopo che questa società ha fatto una campagna promozionale con biglietti a quattro euro e non c’è stato alcun aumento di presenze. I calciatori sono lontani dalla città perché è proibito fare assembramenti. Da qualche emittente ho sentito che Vigorito sta allontanando la squadra, ma questo non è vero, anzi sono sempre più vicino a questa città anche come presidente di Confindustria. Stiamo mantenendo le promesse fatte all’inizio. Non credo che si possa dire qualcosa a questa società. Nessuno ricorda le assenze a cui siamo costretti a fare fronte, come quelle di Viviani ed Elia, oltre a Improta che per noi è un elemento importantissimo e che è mancato due mesi. Abbiamo ventissette giocatori ed è un bene: in queste condizioni di partite ravvicinate e infortuni non è facile affrontare un campionato del genere".
RITIRO - "La squadra mi ha chiesto di proseguire il ritiro. Il capitano mi ha comunicato la volontà di restare uniti in questo momento".