Avellino

Emergenza criminalità in Valle Caudina, il procuratore Domenico Airoma ha partecipato al dibattito sulle camorre in Irpinia organizzato dall’associazione “Libera” al Circolo della stampa.

Per Airoma i recenti fatti di cronaca di San Martino e Cervinara hanno evidenziato innanzitutto un lato positivo. “Tante volte mi sono lamentato – sottolinea – per l’assenza di collaborazione. Questa volta è stato diverso e me ne compiaccio. C’è stata una grande risposta dei cittadini e delle foze di polizia. Ma le note positive finiscono qui”.

Il procuratore evidenzia infatti quello che non va anche in questa terra. “La criminalità organizzata – osserva – non è una sventura che piove per caso dal cielo. Il compianto Giovanni Falcone diceva che le mafie non sono un cancro che per caso infetta un tessuto sano. Se ha attaccato anche l’Irpinia questo cancro, significa che ha trovato terreno fertile. Certo, la camorra in Irpinia non ha la stessa virulenza del napoletano. Ma, proprio per questo, richiede una contrasto ancora più forte".