Benevento

E' finito agli arresti domiciliari per omicidio preterintenzionale, perchè ritenuto il presunto autore di un pestaggio sfociato nella morte di una persona. E' l'ipotesi di reato contestata a Carmine Mauro, un 36enne di San Felice a Cancello, raggiunto da una ordinanza di custodia cautelare eseguita dai carabinieri di Santa Maria a Vico, adottata dal Gip, su richiesta del sostituto procuratore Marilia Capitanio, nell'inchiesta sul decesso del 44enne camionista casertano, padre di tre figli, avvenuto il 15 dicembre del 2021 all'ospedale di Caserta. Era ricoverato dal 22 novembre per una emorragia cerebrale che lo aveva colpito a distanza di alcuni giorni da un episodio accaduto all'interno di un impianto di carburante a Forchia.

Era il 7 novembre: secondo una prima ricostruzione, e per cause in corso di accertamento, il malcapitato avrebbe subito un'aggressione da parte di un suo conoscente che avrebbe “utilizzato anche una mazza in ferro”.

Era tornato a casa, dove aveva raccontato ciò che gli era accaduto, poi dopo alcuni giorni si era sentito male ed era stato costretto a fare ricorso alle cure dei sanitari, che gli avevano diagnosticato una emorragia cerebrale. Le sue condizioni si erano aggravate, fino al momento in cui il suo cuore si era fermato per sempre.

La denuncia dei familiari dell'uomo, assistiti dagli avvocati Martina Piscitelli e Claudio Sgambato, aveva innescato l'avvio di una inchiesta, il medico legale Massimo Esposito aveva proceduto all'autopsia: un esame per il quale l'allora 35enne era stato 'avvisato', per consentirgli la nomina di un consulente.