Benevento

Vale, come preannunciato, anche per il circolo dem cittadino il modello adottato per quello provinciale. Una sola candidatura, e dunque l'elezione a nuovo segretario cittadino di Francesco Zoino: un profilo che evidentemente ha catalizzato la sintesi delle diverse anime del partito.
Come si evince dalla nota emanata dalla segreteria: "Questa mattina, con l’avvio dei lavori alle 09:30, si è aperto il congresso del Partito Democratico della città
Benevento con la costituzione dell’Ufficio di Presidenza formato dall’on. Giovanni Zarro (Presidente),
Filomena Marcantonio e Angelo Vitale (componenti Commissione Provinciale per il Congresso).
Giovanni De Lorenzo ha svolto funzione di rappresentante della mozione del candidato alla Segreteria
Provinciale, Giovanni Cacciano, «Non Camminerai mai da solo. Un partito unitario e plurale a fianco del
Popolo Sannita».
Entro le ore 10:15, termine fissato per la presentazione delle candidature, è stata depositata un’unica
proposta alla carica di Segretario cittadino, Francesco Zoino, ingegnere 45 enne. Collegata alla sua
candidatura, Zoino ha proposto una lista di 26 componenti al Direttivo locale (Allegato n.1), in rigorosa
alternanza di genere.
«Responsabilità, Pluralità, Visione. Il PD per Benevento» la mozione del candidato unico del PD cittadino
(Allegato n. 2).
Il dibattito, contestualmente alle procedure di voto, si è sviluppato per oltre 6 ore consecutive sino alle
16:30.
Di seguito gli esiti degli scrutini:
Congresso Provinciale:
Aventi diritto: 546 iscritti.
Votanti: 413.
Voti validi: 405.
Bianche e nulle: (8).
Congresso Cittadino:
Aventi diritto: 542 iscritti.
Votanti: 409.
Voti validi: 400.
Bianche e nulle: (9)". 

E nella sua mozione, Zoino afferma: "

Il nostro faro le linee politico-programmatiche della federazione in previsione del prossimo congresso provinciale.

Siamo il Partito Democratico, il partito che raccoglie, numeri alla mano, il maggior consenso in Italia, nel Sannio ed in città di Benevento. Siamo, insomma, il primo partito, eppure non basta !

Sono stato pervaso, da sempre, dalla più sentita convinzione che il ruolo di un partito deve essere, innanzitutto, quello di soggetto “mediatore” con la società civile, in quanto rappresentante della stessa ed interfaccia di prossimità.

La diffusione repentina di nuovi mezzi di comunicazione è stata portatrice di populismi ed esasperazioni di concetti che parte dell’opinione pubblica, adoperandosi alacremente, ha voluto instillare nella mente degli individui. Siamo considerati da alcuni, che strumentalmente sono soliti fare di tutta l’erba un fascio, “affaristi” senza scrupoli, una casta interessata al proprio di bene, o a quello della propria famiglia, a scapito del bene comune ! Cattivi esempi, purtroppo, alcuni anche delle nostre parti, non ci sono di aiuto ! Eppure, qualcuno (Aldo Moro), prima di noi, ebbe modo di porsi questa domanda, ancora attuale:

„Parliamo, giustamente preoccupati, di distacco tra società civile e società politica e riscontriamo una certa crisi dei partiti, una loro minore autorità, una meno spiccata attitudine a risolvere, su basi di comprensione, di consenso e di fiducia, i problemi della vita nazionale. Ma, a fondamento di questa insufficiente presenza dei partiti, non c'è forse la incapacità di utilizzare anche per noi, classe politica, la coscienza critica e la forza di volontà della base democratica?“

Ed ecco allora la mia risposta, sintetizzata in tre semplici concetti:

Responsabilità, Pluralità, Visione !

Responsabilità:

Il Partito Democratico, nell’ottobre del 2007, ha preso origine in quanto atto di responsabilità di alcuni partiti aventi come obiettivo esclusivo la costruzione e il consolidamento di una piattaforma politico-programmatica ampia, riformista, europeista e di centro-sinistra. E’ proprio questo atto di responsabilità che deve guidare ancora oggi, a distanza di quasi 15 anni, l’operare del nostro partito.

Preservare questo “sacrificio”, vuol significare assumersi maggiori responsabilità, in quanto primo partito, nei confronti delle comunità in cui si conta rappresentanza amministrativa, così come nei confronti degli alleati, parte di una coalizione da tutelare. Il sano “compromesso”, la necessaria “mediazione”, forme “pulite” di responsabilità a vantaggio di un’idea condivisa, penetrante e persuasiva.

Il nostro destino è questo, e ci chiama, soprattutto in città di Benevento, a non abbassare la guardia, bensì a continuare imperterriti nella sfida che ha avuto inizio con le amministrative dello scorso ottobre al fianco dei nostri alleati e, in particolare, di Città Aperta e Luigi Diego Perifano, che ottimamente ha saputo guidare la coalizione e le sue diverse componenti. Il sottoscritto, sarà della partita, profonderà impegno e dedizione, nella consapevolezza che il suo operato sarà valutato sulla base dei risultati che il partito su Benevento saprà conseguire.

Pluralità:

Anche in questo caso, riferirmi ai principi che hanno ispirato la nascita del Partito Democratico, non può che essermi di ausilio.

In maniera troppo inflazionata, nel corso degli anni, si è parlato di “correnti” nei partiti, con accezione alquanto negativa. Io credo che bisogni ambire alla pluralità, intesa come differenti modi di pensare e concepire le cose che trovano, poi, la giusta collocazione e declinazione in un ragionamento di sintesi finale.

Plurali perché animati da comprensione e rispetto dell’idea altrui, nella consapevolezza che, per il bene del partito e della comunità che esso rappresenta, risulta fondamentale tentare, quando ci sono le condizioni, di raggiungere il punto di break even, concetto questo tanto caro agli esperti di economia aziendale, tra posizioni diverse, sempre se non strumentali e di carattere personale. Il mio mandato sarà ispirato a questo concetto, nell’intento di aggregare e di far crescere la nostra comunità.

Visione:

La nostra visione deve tendere ad un partito operante tra la gente, nelle piazze, a sostegno dei più deboli. La Chiesa al centro del Villaggio a favore della centralità dell’individuo, della persona con le sue esigenze, affinché nessuno resti tra gli “ultimi”. Dovremo essere, ancora di più, sentinelle e paladini a servizio della nostra comunità, ostaggio di chi, alla spasmodica ricerca di visibilità su scala nazionale, animato da un ego fuori controllo, persevera nel farne un uso improprio per meri fini politici, di carattere personale e familiare. Combattiamo con forza chi da sempre al centro ha inteso posizionare il proprio “io” e non il “noi”; teniamo aperte le porte della nostra casa e un lumicino sempre acceso per chi ha bisogno ! Grande forza riceveremo dalla filiera istituzionale che ci rappresenta a tutti i livelli, dal deputato nazionale, Onorevole Del Basso De Caro, da quello regionale, Onorevole Mino Mortaruolo, e dal gruppo consiliare che con grande abnegazione e puntigliosità sta operando in seno al consesso cittadino, nonché dalla segreteria e dalla dirigenza provinciale, interfacce privilegiate per chi avrà l’onore e l’onere di rappresentare il partito nelle diverse comunità della nostra provincia.

Il mio ultimo pensiero è rivolto alle giovani generazioni e, in particolare, ai giovani del nostro partito. A voi sarà riservato sempre maggiore spazio. Dovrete essere una forza perpetua e propulsiva. Sappiate, con il vostro linguaggio diretto e scevro da infingimenti, aggregare e riavvicinare i vostri coetanei, affranti e disillusi, ad occuparsi del bene comune attraverso l’arte nobile della Politica.

A chi, invece, intende intimidirci o imbavagliarci, i fatti verificatisi pochi giorni orsono ne rappresentano una lampante dimostrazione, attraverso azioni arroganti, spocchiose e irrispettose delle Istituzioni, nel tentativo di spegnere microfoni, tappare orecchie e nascondere penne, mi rivolgo con una celebre frase di Giacomo Matteotti: “Ho una dichiarazione sola da farvi: che non vi faccio dichiarazioni”.