Benevento

Annullata dalla Cassazione, ai soli effetti civili, la sentenza con la quale la Corte di appello, nel marzo del 2021, aveva assolto, perchè il fatto non sussiste, la dottoressa Roberta Maria Pennacchio (avvocato Antonio Aprea), chiamata in causa, come sanitario di turno al Fatebenefratelli, per la morte di un paziente avvenuta il 16 novembre del 2013.

Una vicenda per la quale la professionista era stata invece condannata in primo grado a 9 mesi, pena sospesa. Una decisione ribaltata in secondo grado, con una sentenza impugnata dinanzi alla Suprema Corte dalle due parti civili, rappresentate dall'avvocato Nico Colangelo, ma non dalla Procura generale, con un ricorso accolto dalla quarta sezione, che ha dunque rinviato al giudice civile di appello per le relative determinazioni.

E' una ulteriore tappa della storia di Carmine Masone, 64 anni, di Benevento, che si era presentato al pronto soccorso dell'ospedale del viale Principe di Napoli, lamentando dolori ad un braccio ed allo stomaco. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, al paziente, accompagnato da due figlie che avevano illustrato la sua condizione di cardiopatico, era stato praticato un prelievo di sangue ed un elettrocardiogramma, dopo i quali la dottoressa avrebbe individuato in una cattiva digestione la causa dei sintomi accusati dall'uomo. Che a quel punto, rassicurato, aveva deciso di lasciare l'ospedale, rientrando nella sua abitazione. Il dramma si era consumato a distanza di alcune ore, nel corso della notte, quando un malore non gli aveva dato scampo.