La quiete dopo la tempesta, prima di una nuova tempesta con tre partite in otto giorni per chiudere il tour de force da cinque in quindici iniziato lo scorso sabato, con la vittoria sul Monterosi Tuscia, e proseguito con la sconfitta a Francavilla Fontana, costata la panchina a Piero Braglia e il posto da direttore sportivo a Salvatore Di Somma. L'Avellino si appresta a tornare in campo dopo aver operato il restyling dell'area tecnica affidandosi a Carmine Gautieri ed Enzo De Vito. Domani, alle 17,30, la gara casalinga con la Fidelis Andria, da battere a ogni costo per iniziare la nuova rincorsa: quella sul Catanzaro e la Virtus Francavilla; quella al secondo posto, che garantisce l'accesso diretto ai quarti di finale dei playoff.
Sul fronte modulo, si ripartirà con ogni probabilità dal 4-3-3 di stampo zemaniano, maestro di Gautieri ai tempi della Roma, con una rimescolata agli interpreti al netto di indisponibilità per infortuni e squalifiche. In porta tornerà Forte, fuori da tre partite per scelta tecnica. In difesa Rizzo è in vantaggio su Ciancio per il ruolo di terzino destro. Nessun dubbio sulla coppia centrale del pacchetto arretrato, che sarà composta da Dossena e Silvestri così come su chi presidierà la corsia mancina, ovvero Tito. In mediana, con Matera appiedato per un turno dal giudice sportivo e Mastalli indisponibile dopo l'intervento chirurgico alla mano sinistra, sono da valutare le condizioni di Aloi, acciaccato, che dovrebbe stringere i denti e giocare con Carriero e De Francesco, nelle vesti di play, con Kragl possibile outsider per fungere da mezzala mancina. In attacco ko Maniero e Di Gaudio, spazio al tridente Micovschi - Murano - Kanoute.