Benevento

Si prese la copertina a gennaio in un mercato che non ha peccato di scarsa presunzione. Tante le squadre di B che hanno messo a segno colpi di lusso, lo stesso Benevento ha riportato in Italia Farias dopo essersi rintanato nel suo Sud America. Ma Gianluca Lapadula è riuscito ugualmente a far parlare di sé oltremodo. Dal titolo di capocannoniere a quello di personaggio più chiacchierato del momento. È stato subito scontro col club di via Santa Colomba: la mancata convocazione per la partita col Monza, le dichiarazioni di Caserta sulla volontà del calciatore di non voler essere convocato, la decisione della società di metterlo fuori rosa e di ricorrere al Collegio Arbitrale della Figc. Proprio lunedì prossimo c'è in programma l'udienza a Milano, ma prima di allora potrebbero esserci nuovi colpi di scena.

I FATTI DEL GIORNO - Gianluca Lapadula ha chiesto nei giorni scorsi un incontro al presidente Oreste Vigorito che proprio martedì ha deciso di aprirgli le porte del suo ufficio presso la sede dell'Ivpc di Avellino. In quella occasione il calciatore ha voluto trasferire al patròn sannita la sua volontà di essere reintegrato per dare una mano alla squadra con scuse annesse. Non pensava che il suo comportamento legato alla decisione di voler essere ceduto potesse alzare un simile polverone e provocare un danno alla famiglia del Benevento calcio. Il patròn lo ha ascoltato ma senza maturare alcuna decisione. C'era una partita troppo importante alla vigilia, c'era Benevento – Ascoli, la squadra aveva bisogno di tranquillità. Eppure anche al Vigorito si è sentita l'assenza di Lapadula (per questioni numeriche e per qualità). Da qui la decisione di allestire un confronto tra il calciatore e il gruppo dopo aver parlato in un primo momento con allenatore e direttore sportivo. Il faccia a faccia è stato lungo e anche duro. È innegabile che nel tempo la spaccatura c'è stata ma anche in questa occasione Lapadula ha voluto sottolineare i propri errori. Capitan Letizia e compagni hanno ascoltato, hanno ribattuto e hanno trasferito al presidente le proprie perplessità.

IL FUTURO - Ma con la consapevolezza che la decisione ultima spetterà solo al presidente del Benevento Calcio, colui che è stato maggiormente danneggiato da tutta questa situazione e che si è preso del tempo per riflettere trasferendo a qualcuno dei presenti il suo pensiero: la decisione sarà figlia della volontà di mettere il bene del Benevento al primo posto. Insomma non è escluso il reintegro del calciatore. Ma è chiaro che il tempo per risolvere la questione “tra i panni sporchi” dello spogliatoio dovrà andare di pari passo con la delicata questione legale che richiederà eventualmente la rinuncia al giudizio da entrambe le parti.

SQUADRA – Intanto la squadra è in ritiro per volontà del massimo dirigente giallorosso dopo la delusione per la prestazione in casa contro l'Ascoli. Il gruppo ieri sera ha alloggiato ad Avellino preso l'Hotel De La Ville ma stamani si è trasferito al Molino di Benevento.