Un incontro per accendere nuovamente i riflettori su “Lo stato degradato e comatoso in cui versa la statale 372, la “Telesina”, l’importante arteria stradale che collega la nostra provincia con la Capitale, utilizzata anche per il transito da quest’ultima verso la Puglia”, una situazione che “non può lasciare indifferenti e limitare al conteggio delle tragedie, con costi insopportabili di vite umana, che si succedono”.
E' quanto annuncia la Cgil di Benevento “Va aggiunto – prosegue il sindacato - che le vie di comunicazione – come la Telesina ampliata, l’alta capacità Napoli-Bari ultimata, la ferrovia Napoli-Cancello-Benevento riqualificata – sono le condizioni indispensabili per la crescita della provincia, per un equilibrato sviluppo socio-economico, per il superamento delle barriere storiche che hanno condannato il Sannio ad una stentata sopravvivenza caratterizzata da forti squilibri e disuguaglianze sociali, da un impoverimento dell’apparato produttivo, da un continuo spopolamento dei suoi paesi: una condanna che porta le nostre terre sempre più lontane da una moderna società. La CGIL di Benevento lancia un ennesimo grido d’allarme, va accelerato al massimo l’iter degli interventi necessari per rendere la Telesina una efficiente e moderna strada di alta comunicazione. L’intera nostra provincia, istituzioni e società civile, devono far sentire la loro voce, non episodicamente, ma incalzando senza soluzione di continuità i soggetti deputati alla realizzazione dello storico raddoppio, da troppo tempo solo nei progetti e nelle speranze dei cittadini. Per tutto ciò, la CGIL di Benevento invita gli Amministratori direttamente interessati, il Presidente della Provincia e i Sindaci dei Comuni (e le deputazioni regionali e nazionali e i partiti politici tutti) ad intervenire alla conferenza stampa di denunzia, sollecitazione e di proposta, che si terrà presso la Stazione di servizio “Repsol” sulla statale, loc. Paupisi, venerdì 25 febbraio, ore10”.
Telesina, la Cgil convoca un incontro sulla statale il 25 febbraio
Il sindacato chiama a raccolta istituzioni e società civile
Redazione Ottopagine