Avellino

“Basta scatole vuote, Avellino merita più cultura”. E' l'appello di associazioni e intellettuali all'indomani dell'ennesimo atto vandalico consumato ai danni dell'ex cinema Eliseo di via Roma.

I soliti teppisti hanno sfondato una porta e uno dei finestroni murati di recente dall'amministrazione è stato di nuovo preso di mira. Ovunque regnano degrado e sporcizia per una struttura che continua a non avere pace.

Per l'ex assessore alla cultura Michela Mancusi gli atti vandalici termineranno solo quando la casa del Cinema tornerà ad essere viva con la cultura. “Il vero presidio di legalità devono essere i cittadini e il mondo culturale. Io vedo una città viva che però cerca i propri spazi in strutture diverse da quelle comunali e questo non è giusto. Tutti abbiamo delle colpe per lo scempio che si sta consumando sull'Eliseo”.

Dello stesso parere il gruppo cittadino di Azione. “Avellino si presenta ormai da anni senza una visione sistemica del mondo della cultura, per cui Azione non rimane sorpresa dalla notizia del danneggiamento ad opera di vandali delle strutture culturali o della stagione flop del Massimo Cittadino. L’idea della Fondazione può avere una sua validità, se nasce da un confronto serrato con le realtà esistenti. Le strutture diventano invece scatole vuote quando le si priva di ogni anima o le si assegna a chi è più simpatico all’amministratore di turno". 

Ma non c'è solo l'ex Eliseo in questa condizione. Da fine ottobre anche la Casina del Principe di Corso Umberto non ospita più le attività culturali dell'associazione Avionica-Jump. Un braccio di ferro con l'amministrazione comunale terminato con lo sfratto dei ragazzi che ora sono senza una sede. E ora anche quell'edificio è consegnato al rischio di abbandono e atti vandalici.

Ma il Comune sull'argomento continua a tergiversare, il sindaco Festa fa grandi proclami ma per ora si limita a richiamare gli avellinesi a riscoprire l'amore per la propria città ma servono interventi concreti per riconsegnare lustro alle strutture comunali in disuso.