Nel corso dell'ultima puntata di 0825 – Focus Serie C, andata in onda ieri sera su 696 TV OttoChannel, è intervenuto in diretta il direttore generale della Virtus Francavilla, Angelo Antonazzo: “Siamo consapevoli di star facendo bene in campionato. Il nostro obiettivo resta quello di fare minutaggio e giocare con tanti ragazzi e stiamo traendo beneficio dalla programmazione. Siamo andati a prendere calciatori che avevamo visto già da tempo. Poi, abbiamo aggiunto pezzi importanti che hanno aumentato la mentalità del gruppo. C’è un giusto mix di persone, fatto di calciatori che hanno vissuto e vinto la Serie C, poi, l’aggiunta di questi ragazzi, che non sembrano affatto under, ci ha permesso di fare un bel percorso. Inoltre, abbiamo trovato un buon allenatore (Taurino, ndr) che si sta rivelando assolutamente capace e funzionale nella nostra organizzazione”.
Il calendario: “Dopo l’Avellino ci sarà un trittico di partite molto ravvicinate con squadre importanti. Questo calendario accelerato non ci permette di ragionare e, non avendo una rosa molto ampia, ci troviamo svantaggiati. Dovremo vedere come reagirà la squadra. Inoltre, c’è di mezzo anche la lunga trasferta a Catania”.
La Nuovarredo Arena: “Per quanto riguarda l’inquadratura delle partite nel nostro stadio, il presidente ha preso in gestione il campo. Quest’anno ha regalato la Curva a 1.500 tifosi, l’anno prossimo i gradini diventeranno una tribuna coperta rialzata, che consentirà un posizionamento migliore dalle telecamere. Bisogna pazientare un altro anno ancora”.
Antonazzo, da calciatore a dirigente: “Riguardo al mio passaggio da calciatore a dirigente si può dire che sia stato graduale. Ho vissuto 4 anni nel settore giovanile, anche tra club come Atalanta e Inter, e questo mi ha permesso di capire molte dinamiche e visionare ragazzi che possano fare al caso nostro”.
L'Avellino: “Il match contro l’Avellino? Temo Braglia, ma anche tutta la squadra, hanno un valore assoluto. Il mister, essendo mio ex allenatore, posso dire che si inventa cose indecifrabili. Se c’è questo divario con la capolista è perché hanno perso un po’ la strada nella prima parte del campionato, non perché chi è davanti abbia corso più di loro. Come l’Avellino, anche il Catanzaro. Ci mancherà Delvino, squalificato, ma rientra Miceli. Ci tiene a giocare questa gara, era diffidato e lo abbiamo preservato col Taranto. Abbiamo delle defezioni, ma non ci preoccupa. Chiunque debba scendere in campo dovrà farlo con eccitazione e gioia”.
Scintille e contatto con Di Somma all'andata: “Lui ci ha messo l'esperienza, io l'insperienza (ride, ndr). Sono cose che nascono e finiscono lì”.
Patierno: “Eravamo convinti di prenderlo da tempo. Lo abbiamo fatto già a giugno, quando era squalificato. Ciò nonostante, gli abbiamo fatto sottoscrivere un contratto. Abbiamo creduto fsin da subito nelle sue doti. A dicembre abbiamo avuto molte richieste, ma ce lo siamo tenuti stretto. Potevo realizzare il record di venderlo senza averlo mai fatto giocare”.
Il pari a Taranto: “Loro hanno identità, hanno messo in difficoltà anche l'Avellino. Poi il campo, essendo noi abituati al sintetico, non ci ha concesso di esprimerci al meglio. Alla fine il pareggio è stato giusto, è un punto che abbiamo portato a casa con piacere”.