Nel giorno di San Valentino hanno lanciato palloncini a forma di cuore per chiedere al Comune ''un atto di amore per il quartiere Sanità" riaprendo al più presto il Cimitero delle Fontanelle, un patrimonio della città di Napoli chiuso da anni e che invece, quando era aperto al pubblico, attraeva migliaia di turisti nell'antico rione cittadino. L'iniziativa è stata organizzata dal Comitato 20/30. Il Cimitero raccoglie i resti di 40mila persone, vittime della grande peste del 1656 e del colera del 1836. Tanti i giovani che negli anni si sono formati per diventare uide turistiche e che in questo luogo hanno lavorato e accompagnato migliaia di visitatori. Un tesoro per il quartiere che intorno al rito delle "capuzzelle" ha costruito la propria vocazione turistica. Da due anni il cimitero delle Fontanelle è chiuso. Non solo il covid, ma soprattutto il rischio idologeologicoche grava sul costone tufaceo che forma la grotta in cui si trova il cimitero, hanno determinato la chiusura. Ora si chiedono interventi urgenti.
Presente anche la consigliera comunale Alessandra Clemente. " ll Cimitero - ha ricordato l'ex assessore di Dema - e' un luogo simbolo del quartiere Sanità e ha fortemente contribuito negli ultimi anni alla riqualificazione culturale della zona, è chiuso al pubblico da quasi due anni prima per l'emergenza sanitaria e poi per sopraggiunti problemi strutturali. In precedenza l'ossario accoglieva fino mille visitatori al giorno che generavano un importante indotto economico per i lavoratori del settore turistico". Con cittadini ed associazioni - ha aggiunto la Clemente - abbiamo scelto per questa iniziativa il giorno di San Valentino per chiedere al Comune un atto di amore nei confronti della città, la riapertura al piu' presto del cimitero delle Fontanelle ".
L'assessore al turismo e alle attività produttive, Teresa Armato si è impegnata a portare la questione all'attenzione del sindaco Gaetano Manfredi. In primavera, promette, il Cimitero delle fontanelle tornerà ad aprire a turisti e cittadini: “Sapete che lo staff cultura, che è in capo al sindaco, che si occupa del monitoraggio e della verifica sulla sicurezza del luogo. Dai primi dati in nostro possesso la situazione del rischio idrogeologico del costone è sotto controllo, ci sarebbero le condizioni per riaprire in sicurezza. Noi ce la metteremo tutta”.