Più Handanovic di Ospina nel match del "Maradona" e già questo aspetto rimarca le occasioni del Napoli, ma dopo un buonissimo primo tempo, il gol dell'Inter in avvio di ripresa ha determinato la modifica nello scenario della sfida Scudetto. Gli azzurri hanno accettato il gioco degli ospiti, ripartiti di slancio al termine di una prima frazione negativa, condizionata nello sviluppo per l'Inter dal rigore subito in pochi istanti. Il Napoli ha salutato Fuorigrotta con i rimpianti per non aver capitalizzato a dovere il vantaggio e le occasioni successive, ma anche quelle finali con Osimhen e Elmas.
La partita - Al “Maradona” è sfida Scudetto, non decisiva, ma può definire l'inerzia. Napoli-Inter senza Inzaghi. C'è Farris con Spalletti sulle due panchine. Ospiti privi di Bastoni, c'è Dimarco. Dentro Koulibaly dal primo minuto, Anguissa in panchina. Bastano pochi secondi e in area c'è il contatto De Vrij-Osimhen. Termina l'azione, Doveri viene richiamato al Var: rigore per il Napoli. Insigne contro Handanovic e il capitano non sbaglia: subito azzurri in vantaggio e che sfiorano il raddoppio con Zielinski. Il polacco centra il palo. I padroni di casa ci provano anche con Osimhen e la girata di Insigne: riprova di un primo tempo a trazione partenopea. Solo verso la pausa si accende davvero l'Inter. Il colpo di testa di Dzeko sulla corsa di Perisic viene controllato da Ospina. È il preludio di una ripresa da cambio di inerzia. In pochi secondi la combinazione dalla fascia al centro dell'area tra Lautaro Martinez e Dzeko: rimpallo su Koulibaly, il bosniaco spara verso la traversa, baciata per il gol del pari. 1-1 al “Maradona” con Dzeko che rimette in moto l'Inter, più in palla, ma che si complica la vita e rischia su Osimhen. Il Napoli non approfitta dell'errore, accetta la manovra ospite e sfiora il nuovo vantaggio con Handanovic decisivo su Elmas. Finale di 1-1 e tutto in gioco fino alla fine per un campionato in equilibrio.