Vallo della Lucania

E' accusato di aver truffato la Regione Campania: per questo motivo un imprenditore cilentano è risultato destinatario di un sequestro preventivo eseguito dalla guardia di finanza di Salerno su disposizione del tribunale di Vallo della Lucania.

Secondo l'accusa l'uomo avrebbe ottenuto un finanziamento pubblico aprendo solo formalmente una ditta individuale per lavori edili ed intestata ad un soggetto straniero. L'impresa risultava come esecutrice della ristrutturazione di un immobile, poi destinato ad una comunità alloggio per anziani gestita da una cooperativa amministrata dallo stesso indagato.

In realtà per le fiamme gialle della tenenza vallese - che hanno passato al setaccio documenti e attività bancarie - si trattava di una società "cartiera", priva cioè di qualsiasi consistenza economica, senza struttura operativa e personale. Una società, secondo l'accusa, il cui compito era sostanzialmente quello di produrre documenti falsi.

La ditta edile, infatti, non aveva eseguito alcun lavoro di restauro nonostante una serie di fatture emesse alla Regione Campania per attestare lo stato di avanzamento dei lavori.

La procura di Vallo della Lucania, che ha coordinato l'inchiesta, ha ricostruito come l'imprenditore - appena ricevuto l'accredito dei fondi sul conto della società cooperativa - li bonificava poi alla ditta edile, la quale a sua volta accreditava le somme sui conti correnti personale dell'indagato.

Il gip del tribunale ha disposto il sequestro preventivo - finalizzato alla confisca - per un ammontare complessivo di oltre 600mila euro. Sigilli a beni immobili, soldi e beni tra cui una Ferrari 348 TB. 

L'impresario dovrà rispondere di truffa aggravata nei confronti della Regione Campania, finalizzata all’indebito ottenimento di contributi, e di utilizzo di fatture per operazioni inesistenti.