Il big match tra Lecce e Benevento sarà anche una sfida tra bomber, con Coda e Forte che cercheranno di essere decisivi in un incontro che sarà molto importante per il cammino di entrambe le squadre. Se si parla di attaccanti di razza, il riferimento non può non andare a Simone Tiribocchi che in carriera ha messo a segno circa 150 gol. Il “Tir” ha il giallorosso nel destino: oltre a essere tifoso della Roma, ha anche indossato le maglie delle due formazioni che domenica daranno spettacolo al Via del Mare: “Sarà una partita molto importante. Chi ne uscirà vincitore segnerà il proprio cammino in stagione. Per carità, siamo in un torneo equilibrato come quello di serie B e per tale motivo non è una gara decisiva, ma sicuramente darà delle opportunità importanti in chiave classifica e anche una buona dose di autostima”.
Come ci arriverà il Benevento?
“Il Benevento è una squadra esperta, guidata da un allenatore molto preparato. Sono certo che scenderà in campo con lucidità, senza mai perdere la testa: questo è un tratto che, a parte qualche scivolone che ci può stare nell’economia di un campionato, l’ha sempre caratterizzata. Al Via del Mare aspetterà l’avversario, ma cercherà di fare la partita. Penso che il Lecce farà lo stesso. Parliamo di due squadre che si equilibrano molto”.
Al Lecce ci saranno delle defezioni in difesa, tra cui quella di Dermaku. Quanto sarà rilevante?
“Dermaku è un calciatore di livello, molto applicato nel contesto difensivo. Sarà sicuramente un’assenza di rilievo, ma il Lecce ha una rosa abbastanza ampia da poter sopperire a queste problematiche. Dovrà fare di necessità virtù”.
Sarà anche lo scontro a distanza tra Coda e Forte, cosa ne pensi di questi due attaccanti?
“Sono due elementi di grande livello per la categoria. Mi sarebbe piaciuto vedere Coda maggiormente in serie A. Ha numeri fenomenali in serie B, quando ce l’hai in rosa ti permette di conquistare la metà dei punti. Sa fare gol e soprattutto gioca per la squadra. Forte ha trovato poco spazio in massima serie con il Venezia, si è rimesso in gioco in un contesto importante e sono certo che potrà fare bene anche in giallorosso”.
Il passaggio da Lapadula a Forte comporta delle modifiche nelle impostazioni di gioco?
“Sicuramente cambia il modo di giocare. Sia Lapadula che Forte hanno il gol nelle vene, ma il primo attacca maggiormente la profondità mentre Forte è più bravo in area. I compagni devono sapersi adattare allo stile di gioco, ma è un discorso che deve valere anche per la punta”.
Al Via del Mare potrebbe esserci l’esordio di Petriccione dal primo minuto. Cosa può dare al centrocampo sannita?
“Esperienza e geometrie, ma anche conoscenza del calcio. È un calciatore che negli ultimi anni ha giocato per vincere. Ha una buona mentalità, poi si tratta di un innesto già pronto. Il mercato di gennaio è fatto per calciatori che fisicamente sono integri e che possano fare subito la differenza. Lui è tra questi, poi è un ex: questa partita avrà un valore particolare”.
Che ricordi hai delle esperienze vissute a Benevento e a Lecce?
“Quella di Benevento è stata una delle mie prime annate tra i professionisti, tra l’altro si era reduci dalla promozione in C1 dopo tanti anni. La società non era come quella di adesso. L’annata è stata importante per lanciarmi nel grande calcio. Ho dovuto fare i conti con la prima contestazione, ma non mancarono diversi gol belli. Ho imparato tantissimo sotto l’aspetto caratteriale da Pedro Mariani. A Lecce ho maturato le annate migliori sotto il profilo dei numeri, con un gol ogni due partite. Peccato la retrocessione in B, ma devo dire che è stata una esperienza di grande spessore e che ricordo con piacere”.