Chianche

Ho depositato questa mattina un’interrogazione alla Giunta regionale sulla realizzazione di un biodigestore nel comune di Chianche.

E’ l'ennesima sollecitazione alla maggioranza politica che governa la Campania a rivedere una procedura che il Tar ha già bocciato, che solo alcuni amministratori si intestardiscono a portare avanti contro la volontà della popolazione, delle imprese e del mondo ambientalista. Alla maggioranza che governa la Campania chiediamo di non trincerarsi più dietro un incomprensibile silenzio: ci sono strumenti come la valutazione di impatto ambientale che vanno azionati rispetto a questo progetto.

In troppi, approfittando di una gestione solo burocratica di una vicenda che è politica ed economica, se ne sono lavati le mani. La Regione ha autorizzato la realizzazione di un impianto impattante su un territorio delicatissimo. Lo dicono gli amministratori locali che si sono rivolti al tribunale amministrativo più volte, lo dice lo stesso Tar con sentenze inequivocabili. Eppure si continua inopinatamente sulla strada che porta alla realizzazione (in un'area di grande valore ambientale, culturale ed economico come quella del Greco di Tufo) di un impianto che starebbe benissimo solo a qualche chilometro di distanza, in un'area industriale ad esso destinata.

La finta semplificazione che si vuole introdurre in materia urbanistica non può giustificare un impianto industriale in un’area tanto delicata (si immagini per un momento all’impatto del traffico di camion che sarà attivato dal biodigestore).

Lo dico nella mia interrogazione, che ha sottoscritto con me la capogruppo del Movimento Cinque Stelle Valeria Ciarambino: chiedo rispetto per la volontà dei cittadini, a loro sono vicino e con loro voglio proseguire questa battaglia.

 A Chianche si vota nella prossima primavera per rinnovare il consiglio comunale, sono disponibile a candidarmi insieme ai rappresentanti della politica, del mondo delle associazioni e della cultura per dare il mio contributo.