Caserta

"In questo momento complicato per il Paese, le parole di Papa Francesco, sul ruolo dei sindaci definiti protagonisti della difesa e della promozione del bene delle loro città e delle comunità, sono state importanti.
L'identità di ogni Comune, deve essere capace di respirare una sorta di cittadinanza universale che è resa obbligata non solo dalla globalizzazione in cui siamo immersi, ma da quella identità di fraternità che dovrebbe rendere l'umanità solidale." E' quanto afferma il sindaco di Caserta Carlo Marino, all'indomani dell'incontro con il pontefice. 

"Spesso viviamo le giornate con la puara "dell'altro" come se fosse un usurpatore. Nella visuale del bene comune invece si deve pensare che "l'altro", è utile, necessario. Questo è quello che la storia ci ha insegnato e ci insegna. Il bene comune è medicina per gli egoismi. Noi sindaci siamo educatori e costruttori di democrazia e non semplicemente amministratori della cosa pubblica.

La democrazia, prima dei progetti politici di partito - conclude Marino - è una questione di popolo. La democrazia è costosa, faticosa non solo perché va difesa. È il risultato di un impegno di solidarietà e fraternità. La democrazia è come una persona che ha bisogno di cura, amore e protezione. Emozionanti anche le parole del Santo Padre e il suo impegno costante dalla parte dei più fragili. Questa è la strada maestra da percorrere per una società più giusta ed accogliente."