Sono le 7.30, il cielo è tersissimo, le temperature basse. I marciapiedi del viale Mellusi che percorro quotidianamente offrono il consueto spettacolo, lastricati come sono dagli escrementi lasciati dai cani e dai loro incivili padroni. Occhi e gambe sono allenati allo slalom che evita il calpestio.
Il festival di Sanremo è finito, dai tg ho saputo che hanno vinto Mahmood ( e Blanco). Per Mahmood, peraltro, si tratta del secondo successo dopo quello del 2019, quando lui, figlio di madre italiana e padre egiziano, era stato bersagliato da una campagna senza precedenti arrivata nel pieno della sbornia sovranista e populista.
Eppure, non è una domenica come tutte le altre, e non perchè l'Inter abbia immeritatamente perso il derby. Non può esserlo se si pensa per un attimo a ciò che è accaduto nei giorni scorsi. Dinanzi alla Medicina legale del San Pio c'è un profondo silenzio, interrotto soltanto, all'improvviso, dai rintocchi delle campane di una chiesa. Alcune persone che sono lì, in attesa di poter rivedere i loro cari che non ce l'hanno fatta, parlano a voce bassissima.
Il dolore ha segnato i volti, l'inevitabile rassegnazione lascia spazio, per un attimo, al riferimento allo spaventoso incidente che ieri sera si è portato via, lungo la Benevento – Caianello, la vita di un 57enne, e alla preoccupazione per le sorti di due feriti. E anche al destino di quel bambino di 5 anni, marocchino, estratto dopo tre giorni da un pozzo, il cui cuore ha smesso di battere per sempre.
No, non può essere una domenica come le altre se nella sala settoria dell'obitorio è in programma l'autopsia del bimbo di 5 mesi, di Benevento, morto al Santobono di Napoli lo scorso 29 gennaio per le conseguenze di un trauma cranico. Ecco gli addetti ai lavori: il medico legale Emilio D'Oro, il neurochirurgo ed il neonatologo ai quali il sostituto procuratore Maria Gabriella Di Lauro ha affidato l'incarico dell'esame, per il quale la mamma e due zii del bimbo, indagati per omicidio volontario – sono difesi dall'avvocato Antonio Leone –, hanno indicato il dottore Michele Selvaggio. Per il papà e la mamma di quest'ultimo, parti offese, l'avvocato Vincenzo Sguera.
La vita che all'esterno scorre normalmente stride fortemente con l'immagine devastante di quel corpicino adagiato su un tavolo. Povero piccolo, cosa ti è successo?
Si rincorrono le voci su altre lesioni agli arti inferiori: se esistono, sono precedenti o recenti? Cosa le ha provocate, si sono verificate in tempi diversi? E se davvero è così, si giustificano con le versioni di un incidente che sarebbero state offerte: il colpo con una spazzola inferto da un cuginetto, una testata di quest'ultimo cadendo all'indietro, una caduta lungo le scale? Domande alle quali bisognerà dare una risposta. Una prima potrebbe essere stata restituita dall'esame, dal quale sembrerebbe non siano emerse altre fratture.
Nel frattempo, meno male che c'è il sole a riscaldarci un po'.