In ritiro, immerso in un clima di assoluta concentrazione e reiterando il rituale, tra scaramanzia e pretattica, della mancata diffusione dell'elenco dei convocati. L'Avellino ha trascorso così la vigilia della cruciale trasferta al “Ceravolo” contro il Catanzaro. Nel match, in programma alle 17,30, valido per la venticinquesima giornata del girone C di Serie C, ci saranno in palio punti pesantissimi sia per il ruolo di anti Bari, sia per il secondo posto in classifica, il miglior piazzamento possibile in chiave playoff, dato il pass diretto che garantisce per l'accesso diretto alla fase nazionale (quarti di finale).
Sul fronte formazione Braglia, al rientro da un turno di squalifica, dovrebbe optare per il 3-4-3 con cui ha rimodulato i biancoverdi giovedì scorso, contro la Juve Stabia, in seguito all'uscita dal campo, per infortunio, di Murano. L'attaccante non ha riportato gravi conseguenze per la caduta di un avversario sulla tibia della gamba sinistra, che gli ha causato l'indurimento del polpaccio, ma appare verosimile, in virtù della noia muscolare, che venga gestito e risparmiato dal primo minuto. Il ballottaggio chiave è così tra Micovschi e Di Gaudio.
Il palermitano non si è accomodato neppure in panchina nelle ultime due partite per via di una contusione a un ginocchio venendo tenuto a riposo a scopo precauzionale, presumibilmente proprio in vista della gara di domani: potrebbe essere la mossa a sorpresa dal primo minuto. Il rumeno è, però, in palla; in crescendo e potrebbe giocare titolare concedendo a Di Gaudio la possibilità di creare scompiglio a gara in corso. A centrocampo, sulla corsia destra, Ciancio dovrebbe prendere il posto di Rizzo. Un rebus la presenza in panchina di Plescia, fuori contro le vespe, a causa di una tonsillite.
La probabile formazione.
Avellino (3-4-3): Forte; Silvestri, Dossena, Bove; Ciancio, Carriero, Aloi, Tito; Micovschi, Maniero, Kanoute. A disp.: Pane, Pizzella, Scognamiglio, Chiti, Rizzo, Matera, Mastalli, De Francesco, Kragl, Di Gaudio, Murano, Plescia. All.: Braglia.