Avellino

Emergenza smog ad Avellino, mentre il sindaco Festa emana una prima ordinanza con una stretta su falò, barbecue e riscaldamenti per adeguarsi al diktat della Prefettura, i ragazzi dell'associazione “Irpinia ti voglio bene” rispondono con un gesto concreto: stamattina la piantumazione del Pino irpino nella villa comunale di via Colombo.

“Un atto d’amore per la nostra città ma anche uno stimolo per rendere ancora più verde l’Irpinia” - spiega Francesco Iandolo - Insieme al progetto della capsula del tempo, infatti, vogliamo dare un senso di futuro al nostro territorio e ai nostri concittadini, la concretizzazione del nostro manifesto che si sintetizza nello slogan #irpiniativogliobene». 

Per Iandolo, allargando il discorso all'inquinamento in città e nell'hinterland, al di là delle ordinanze che inseguono sempre i problemi, servirebbe uno scatto in avanti. “Serve una cultura diversa, a partire dai privati, fino a imprenditori e amministrazioni pubbliche che vada verso una politica seria di mobilità sostenibile. Solo così individueremo veramente una via d'uscita dal problema, senza rincorrerlo ogni volta”.

Intanto il comitato Salviamo la Valle del Sabato venerdì ha disertato il tavolo in Prefettura ma “non c'è nessuna polemica - spiega Franco Mazza - La nostra vuole essere solo una spinta alle istituzioni a fare quello che avrebbero dovuto fare ormai già da anni. Preferiamo non partecipare a inutili liturgie da dove si esce sempre con un nulla di fatto”.

E sull'ordinanza di Festa aggiunge: “Purtroppo nulla di nuovo sotto il sole. Credo si tratti soltanto di provvedimenti tampone, dettati dall'aver periodicamente il fiato sul collo dell'emergenza. In realtà non ci vedo nulla di coordinato e di strutturale, si va avanti a tentativi senza un progetto organico”. Anche per questo abbiamo intrapreso una strada più “giudiziaria”, almeno fino a quando non vedremo un cambio di passo nelle istituzioni”.