Avellino

Il mercato dell'Avellino non riserverà il classico colpo di coda. Il club biancoverde si è definitivamente ritirato dalla corsa per Daniele Franco dopo aver sforato la deadline fissata dal direttore generale della Turris, Rosario Primicile, per raggiungere un accordo per le commissioni con l'entourage del centrocampista e la conseguente decisione del club corallino di alzare a 80mila euro la posta per rilevarne immediatamente il cartellino, dato il poco tempo per chiudere l'accordo per un eventuale sostituto.

Sfumata la possibilità di assicurarsi il classe '97, sin da subito, previo il completo pagamento dell'ingaggio dovuto ad Andrea Sbraga per la seconda parte di campionato, la proprietà biancoverde e il direttore sportivo Salvatore Di Somma hanno fatto un passo indietro, non concretizzando la volontà, espressa non più tardi di ieri pomeriggio dallo stesso Di Somma, di consegnare a Braglia un altro innesto.

Ritenuto troppo oneroso l'esborso della somma richiesta, a cui si sarebbero dovuti sommare i 90mila euro a stagione, sino al 2024 (30mila in più di quelli che percepisce attualmente), che avevano spinto Franco a mettere in discussione la sua permanenza a Torre del Greco. Resta da capire se, come vorrebbe un'ottica mirata alla programmazione, il calciatore sarà acquistato, a questo punto, a parametro zero a partire dal primo luglio. Proprio come la Reggiana aveva comunicato di essere pronta a fare per Sonny (non Nino) D'Angelo. In attesa di saperlo, la Turris, che ha gestito la situazione con polso fermo garantendo a Caneo di poter avere ancora alle sue dipendenze il regista, è pronta a rimettersi al tavolo per discutere il rinnovo.

Sui social, intanto, a dispetto del secondo posto in classifica, è pioggia di polemiche tra scetticismo e delusione rispetto alle aspettative maturate, alimentate dalle dichiarazioni che hanno preceduto l'inizio del mercato di riparazione.

Il mercato invernale dell'Avellino si chiude, così, come anticipato stamattina da Ottopagine.it: con gli arrivi dell'attaccante Murano, a titolo definitivo dal Perugia; del giovane difensore Chiti, in prestito dalla Fiorentina, e le partenze di Gagliano (rientro al Cagliari con pagamento di una penale per la fine anticipata del prestito), Messina (titolo definitivo alla Fidelis Andria), D'Angelo (pressoché parametro zero alla Reggiana) e Sbraga (prestito secco alla Turris).