Cinque morti per Covid in poche ore negli ospedali irpini. Il coronavirus corre rapido tra le comunità e si contano altri 500 casi di contagio, con l'indice di positività che si attesta al 10,82%. Una strage di anziani quella che si registra nelle aree Covid dell’Azienda Moscati, dove si contano in una manciata di ore 3 pazienti morti: una di 83 anni di Sirignano, ricoverata dal 12 gennaio scorso nella terapia sub-intensiva del Covid Hospital e trasferita il 18 in terapia intensiva; un 89enne di Avellino, ricoverato ieri mattina nella terapia subintensiva del Covid Hospital e deceduto in serata. Nell’Unità operativa di Malattie Infettive è spirata una paziente di 87 anni di Atripalda, ricoverata dal 17 gennaio scorso. Ieri mattina, al Covid Hospital, ha perso la vita un paziente di 79 anni di Nola, ricoverato dal 13 gennaio scorso in terapia sub-intensiva. All’ospedale Frangipane di Ariano Irpino ha perso la vita un 73enne di Bisaccia, giunto al pronto soccorso in gravissime condizioni. Ma il dato che preoccupa è quello delle vaccinazioni. I dati delle somministrazioni si sono dimezzati in pochi giorni. E aumentano i casi di contagio tra i pazienti ricoverati al Moscati di Avellino. 14 le persone risultate positive al virus dopo il ricovero. Restano stabili le condizioni dei due malati covid arrivati nella palazzina Alpi dal reparto di ematologia. Altri casi sono stati rintracciati nel reparto di medicina interna. La governance del Moscati ha bloccato, dallo scorso 26 dicembre, le visite dei parenti e familiari dei malati per provare ad evitare rischi di contagio. Ma i casi si sono comunque avuti nonostante l'utilizzo dei dispositivi anti contagio. Un dato che preoccupa i sanitari alle prese con turni massacranti per far fronte anche ai numerosi casi segnalati tra il personale infermieristico e medico.