San Michele di Serino

Con l’avvio di una campagna straordinaria di monitoraggio della qualità dell’aria a San Michele di Serino, nell’alta Valle del Sabato, salgono a sei i comuni del comprensorio di Avellino dove l’Agenzia ambientale della Campania ha di recente realizzato iniziative speciali per studiare la dispersione degli inquinanti atmosferici nell’area vasta che ha come fulcro il capoluogo irpino. Iniziative analoghe sono state svolte a partire dalla primavera del 2021 ad Atripalda, Mercogliano, Monteforte, Montoro, Solofra, per rispondere alle crescenti richieste delle comunità locali e delle amministrazioni comunali, anche a seguito delle criticità riscontrate nel corso del 2020 nel centro urbano di Avellino, con un’ampia serie di superamenti del limite di legge giornaliero per il PM10.  

Stamattina, alla presenza del sindaco Michele Boccia, a San Michele di Serino si è tenuto un momento di confronto aperto per illustrare le finalità della nuova campagna di monitoraggio, la cui durata programmata è di un mese.  

«L’Arpa Campania», ha sottolineato il direttore generale Stefano Sorvino, «garantisce una misurazione sistematica e continua dei parametri relativi all’inquinamento atmosferico, in Irpinia come in tutto il territorio regionale, grazie a una rete di stazioni fisse, di cui tre posizionate nel territorio comunale di Avellino, e ai laboratori mobili come quello attualmente in funzione a San Michele. I laboratori mobili rappresentano strumenti flessibili che l’Agenzia è in grado di inviare laddove emergono esigenze specifiche di indagine. Qui il contesto è senz’altro diverso da quello del capoluogo irpino, che è più sensibile ed esposto alle emissioni di inquinanti, ma sono in ogni caso sempre utili le verifiche per consolidare il quadro delle conoscenze disponibili per i vari ambiti territoriali». 

«Questo tipo di verifiche», ha spiegato il dirigente Arpac della UO Monitoraggio Aria, Piero Cau, «non ha strettamente la finalità di stabilire la conformità di un’area rispetto a limiti normativi che spesso sono declinati su un orizzonte temporale di un anno civile, mentre le campagne straordinarie hanno una durata inevitabilmente più corta. Tuttavia forniscono indicazioni preziose: ad esempio, grazie alle esperienze finora svolte, abbiamo confermato l’idea che in alcune realtà dell’Avellinese siamo di fronte a un problema complesso. Da un lato, il territorio è caratterizzato da fonti di emissione peculiari, ad esempio le frequenti combustioni di biomasse dovute ad alcune tipologie di riscaldamenti domestici, nonché alla pratica degli abbruciamenti agricoli. D’altra parte, le condizioni meteo, variabili nell’arco dell’anno, giocano un ruolo fondamentale, amplificato dalla conformazione geomorfologica di parti del territorio. Anche in questo comune monitoreremo tutti gli inquinanti previsti dalla normativa (tra cui ossidi di azoto, ozono, monossido di carbonio, polveri sottili PM2.5 e PM10), con la disponibilità anche di dati orari».  

I risultati delle campagne straordinarie di monitoraggio svolte dall’Agenzia sono disponibili sul sito web Arpac all’indirizzo https://www.arpacampania.it/web/guest/laboratori-mobili.