Avellino

Domani, venerdi 28 gennaio 2022, è finalmente attesa la sentenza di primo grado del processo sulla Ex-Isochimica che vede 27 persone imputate e centinaia di parti civili tra ex operai, familiari, istituzioni e associazioni. Così come negli scorsi anni l’impegno a ricostruire la Memoria della vicenda domani Libera sarà presente al presidio organizzato dagli operai davanti al cancello della fabbrica che negli anni ’80, per quasi 10 anni, ha visto centinaia di giovani scoibentare dall’amianto i vagoni dei treni.
Anche don Luigi Ciotti, presidente nazionale di Libera contro le mafie, ha voluto far arrivare il suo messaggio di speranza agli operai e alle famiglie in attesa di una sentenza che non può risarcire la perdita di vite e di salute pubblica ma che è il primo necessario passo per costruire un futuro diverso Un futuro dove lavoro e salute, opportunità e diritti, non siano istanze in competizione, ma obiettivi inscindibili, che si possono realizzare pienamente soltanto insieme.

"Lavoro, salute, sicurezza, tutela ambientale. Queste parole dovrebbero disegnare un orizzonte comune dentro al quale la vita delle persone si realizza nella sua libertà e dignità. A Borgo Ferrovia, invece, queste parole si sono dolorosamente divise. Il lavoro si è trasformato in una minaccia per la salute, dei lavoratori e dei cittadini del quartiere.

Il lavoro ha avvelenato l0ambiente e i rapporti sociali. Perché? - si chiede il presidente di Libera - Da un fine buono – smantellare l’amianto per rendere sicure le carrozze ferroviarie – è nato un percorso di segno opposto. Come mai? Speriamo che il processo che giunge in questi giorni al termine ci aiuti a rispondere a questa domanda!

Ci dica se è stato per superficialità, negligenza o sete di profitto che i lavoratori non sono stati tutelati e il quartiere condannato a pagare per lungo tempo il prezzo dell’inquinamento da amianto. Verità e giustizia non risarciranno la perdita di vite e di salute pubblica. Non consoleranno i famigliari di chi non c’è più ne chi oggi affronta la malattia o le fatiche della disoccupazione. Ma verità e giustizia sono il primo necessario passo per costruire un futuro diverso - prosegue Don ciotti -  Un futuro dove lavoro e salute, opportunità e diritti, non siano istanze in competizione, ma obiettivi inscindibili, che si possono realizzare pienamente soltanto insieme. Sia a Borgo Ferrovia, sia ad Avellino e in tutte le altre situazioni in cui l’irresponsabilità e l’avidità umana hanno tradito le speranze delle persone. Continuiamo a camminare insieme" conclude Don Ciotti