Preso Murano, terminato il prestito di Gagliano, ceduti D'Angelo e Sbraga, l'Avellino studia le formazione da opporre domenica prossima al Potenza. In vista del match in programma domenica, alle 17,30, allo stadio “Viviani”, sono diverse le strade percorribili da Piero Braglia sia per la scelta del modulo, sia degli interpreti. La certezza è che Murano e Maniero giocheranno insieme.
Come? La prima opzione è la conferma del 4-2-3-1 perché Murano ha il passo, la gamba, per agire da esterno d'attacco a destra e rientrare sul sinistro o agire nel mezzo per affiancarsi all'occorrenza, durante lo sviluppo della manovra offensiva, al centravanti (disegnando un 4-2-4). Sicuro l'impiego di Kanoute, Micovschi sembra in vantaggio su Di Gaudio per una maglia da titolare. In mezzo al campo avanti tutta Carriero e Aloi (nonostante sia in scadenza e lontano dal rinnovo). In difesa, davanti a Forte, rientra dalla squalifica Silvestri, pronto ad affiancare Dossena nel cuore del pacchetto arretrato con Ciancio (o Rizzo, pronto a firmare un prolungamento annuale) e Tito sulle corsie laterali.
La seconda strada porta a un inedito 3-4-1-2 che permetterebbe di giocare con le due punte davanti dall'inizio supportate da Kanoute: la terza a un 3-4-3 con Murano esterno d'attacco a destra.
La quarta e più improbabile, data la necessità di fare la partita contro una squadra nettamente inferiore sotto il profilo tecnico ed in grande difficoltà, come certificato dal terzo avvicendamento stagionale in panchina (dentro Arleo, esonerato Trocini), è il 3-5-2. In tal caso troverebbe spazio uno tra Matera (sparito dai radar da due partite a questa parte) e Mastalli in mezzo al campo.