Salerno

Una data fortemente simbolica, scelta per ricordare i milioni di vittime della Shoah, ma non solo. Un giorno per ricordare e soprattutto educare le nuove generazioni, mantenendo vivo il ricordo della tragedia, affinchè simili orrori non avvengano più.

Anche il comune di Salerno ha messo in campo una serie di iniziative per rendere omaggio alla giornata della memoria, oggi 27 gennaio. Nel capoluogo, presso il comune sono state esposte le bandiere a mezz’asta ed è stato osservato, alle 11.30, un minuto di silenzio in tutti uffici comunali, anche delle sedi distaccate.

Per il sindaco Vincenzo Napoli “Si tratta di data simbolica fortissima".

"Il 27 gennaio del 1945 i soldati sovietici dell'Armata Rossa superarono il cancello del campo di sterminio nazista di Auschwitz liberando i prigionieri. Sancendo, di fatto, la fine di una tragedia storica. Lì l’infamia ha fatto il suo capolavoro. E si tratta di tragici eventi legati ad un passato molto recente. E dannatamente e disperamente, tuttora si verificano momenti intolleranza razziale, episodi scandalosamente inumani. Sono cose che ancora mi sconvolgono e a cui non riesco a dare una spiegazione”. E perchè resti vivo il ricordo, il primo cittadino preannuncia la possibilità di organizzare delle ulteriori iniziative documentale. “Mi inchino commosso alle vittime della Shoah e a quanti sono sopravvissuti. ”, conclude la fascia tricolore.

Nello spazio antistante la scuola elementare Barra in via Lungomare Trieste, presso il Giardino dei Giusti dell’Umanità, ha preso vita una cerimonia, che ha coinvolto i piccoli studenti, alla presenza del’assessore all’istruzione Gaetana Falcone. “È importante ricordare questa giornata soprattutto con i ragazzi perché loro saranno la memoria del futuro. Bisogna continuare a parlare degli dei genocidi che ci sono stati e che continuano ad esserci, è necessario che i ragazzi ricordino che c’è un valore, quello della solidarietà”, le parole dell’assessore.

Presente anche la preside dell’istituto Renata Florimonte, che ha sottolineato l’importanza di rendere protagonisti anche i più piccoli in momenti di testimonianza forti come questo: “I bambini si approcciato a questa giornata seguendo un percorso sull’importanza della memoria, che ha radici antiche ma che guarda al futuro. E’ per questo che le giovani generazioni vanno educate alla consapevolezza di quello che è accaduto nel passato, per sviluppare la capacità di scandalizzarsi rispetto ai genocidi e alla violenza che purtroppo continuano caratterizzare l’umanità anche del XXI secolo. Abbiamo il dovere di ricordare coloro che si sono sacrificati spesso per combattere ogni forma di prevaricazione e violenza”.