Due – Giuseppe Caligiure e Giovanni Pollastro – erano accusate di inadempimento di contratti di pubbliche forniture -, la terza – Fabio Giaquinto- di falso, ma tutte sono state assolte perchè il fatto non sussiste.
Lo ha sentenziato il giudice Graziamaria Monaco al termine del processo, peraltro costellato dal mancato deposito della lista dei testi del Pm, a carico delle tre persone di Sant'Agata dei Goti chiamate in causa per fatti del 2016.
L'indagine era nata da una verifica della forestale in un appartamento adibito all'accoglienza dei migranti gestito dal consorzio Maleventum, di cui Caligiure e Pollastro sono stati amministratori. Un immobile che, secondo gli inquirenti, contrariamente a quanto attestato da un perizia tecnica curata da Giaquinto, non rispettava i criteri di agibilità soprattutto in relazione allo scarico in fogna.
Accuse cadute per i tre imputati, così come chiesto dai loro difensori: gli avvocati Pietro Farina (per Caligiure e Pollastro), Francesco Fusco e Nicoletta Vene (per Giaquinto).