Avellino

Il coivd uccide ancora in Irpinia. 25 vittime al Moscati e sei al Frangipane dall’inizio dell’anno. Una escalation di morte e dolore che attraversa l’intera provincia e ad essere stroncato dal virus ieri mattina al Moscati è stato un altro medico, che ha speso la sua vita per assistere i malati. Aveva 85 anni il dottore Ettore Volpe, storico primario e fondatore del reparto di ematologia all’ospedale San Giuseppe Moscati di Avellino. Il dottore Volpe era stato ricoverato l 13 gennaio scorso in terapia subintensiva poi l’improvviso aggravarsi e il 21 gennaio scorso si era reso necessario il trasferimento in terapia intensiva. Il dottore Volpe è stato medico di rango, pioniere della ematologia in Irpinia. "Sono addolorato per la morte del caro Ettore Volpe, dottore di primo rango, luminare del suo settore - spiega il già manager dell'Azienda Ospedaliera Moscati, Giuseppe Rosato -. Con lui la medicina irpina ha ottenuto preziosi risultati come la realizzazione del reparto di ematologia al Moscati, piuttosto che la realizzazione di un centro di trapianti di midollo per il settore. E’ un brutto giorno per tutta l’Irpinia. Era un grande professionista, ma anche un uomo di grande umanità e sensibilità. Con il suo lavoro è riuscito a realizzare un centro di riferimento, evitando a tanti malati di emigrare altrove per curarsi. Ettore era un mio amico, è stato un faro dell’azienda ospedaliera. E’ arrivato al Moscati dopo una lunga esperienza all’ospedale San Gennaro di Napoli. Ettore è stato anche un grande primario che fatto crescere al suo fianco tanti professionisti. Ha creato e diretto L’Ail. Lo ricorderò sempre al lavoro, di giorno e di notte, nel suo reparto che guidava da grande manager nello storico quarto piano della vecchia sede del Moscati di viale Italia".