Caserta

“Dalla relazione della Ministra della Giustizia, Marta Cartabia, al Parlamento, così come dalle dichiarazioni di qualche senatrice della Repubblica, sembra quasi che nel corso dei prossimi mesi debbano piovere assunzioni nel Corpo di polizia penitenziaria utili a migliorare la drammatica penuria organica da tutti, a parole, riconosciuta.

La realtà è ben altra! Infatti, non si dice che quelle assunzioni, i cui numeri roboanti servono solo a far clamore, non basteranno a coprire quanti hanno lasciato o lasceranno il servizio per pensionamenti e altre cause. Del resto, dalla Ministra Cartabia, rispetto all’emergenza penitenziaria che si aggrava sempre di più, abbiamo potuto ascoltare un’ottima analisi, certamente degna del suo spessore cattedratico, e che sottoscriviamo; ci sfuggono tuttavia le soluzioni, reali e tangibili, messe in campo per farvi fronte”.

Questo il duro commento di Gennarino De Fazio, dopo la relazione sull’amministrazione della giustizia di ieri della Guardasigilli al Parlamento.

De Fazio poi prosegue: “la verità è che il Corpo è mancante di ben 5mila unita rispetto agli organici formalmente fissati, ma quegli organici, secondo lo stesso dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, sono sottodimensionati per 13mila unità, per una carenza complessiva di 18mila donne e uomini di Polizia penitenziaria. Tutto ciò, nell’insensibilità totale del Governo intero, che con l’ultima legge di bilancio, per esempio, ha previsto per l’anno 2022 assunzioni aggiuntive per le Forze di Polizia e per i Vigili del Fuoco pari, complessivamente, a 44 (leggasi quarantaquattro!) unità e, in totale, sempre fra tutti i Corpi, circa 2.300 da spalmare fino all’anno 2032. A ciò si aggiunga che molto spesso non si riescono a reclutare tutte le unità autorizzate per una serie di problemi che vanno dall’insufficienza delle scuole di formazione alle difficoltà di sostituzione di quanti si dimettano e decadano dopo aver vinto i concorsi. Allora, anche noi vorremmo ‘una parola di giustizia’, ma vorremmo soprattutto qualche bisbiglio di concretezza”.

“Auspichiamo una rapida elezione del presidente della Repubblica - conclude il segretario della Uilpa pp - in modo da comprendere pure quali saranno le sorti dell’attuale esecutivo e dei ministri, dopodiché, sperando che anche a causa del Covid dilagante le carceri continuino in qualche modo e misura a tenere, sì da non lasciare macerie, serviranno risposte immediate o il sistema non reggerà.”