Pagani

Continua a far parlare il caso del dottor Gerardo Torre. Il medico di Pagani che durante la pandemia del Covid19 ha curato i pazienti positivi a casa. Per il dottore si è aperto un procedimento disciplinare presso l'Ordine dei Medici di Salerno perché non avrebbe "rispettato le disposizioni previste dal Protocollo Nazionale in materia di cura della patologia Covid19".

Ma in tantissimi si sono schierati dalla sua parte, in primis il primo cittadino Raffaele De Prisco. Anche lui, come tantissimi altri, si è rivolto al dottore dopo aver contratto il virus: "Ha curato anche me quando stavo male. Se oggi posso scrivere, lo devo anche a lui", ha scritto. 

La cittadinanza si è esposta in favore del dottor Torre: Pagani è tappezzata di manifesti che chiedono ai cittadini di manifestare a suo sostegno il 28 gennaio, quando si riunirà il consiglio di disciplina per giudicarlo. 

"Il dottor Gerardo Torre è un medico che ha agito in scienza e coscienza durante la fase pandemica ha curato circa 3mila persone prestando cure domiciliari precoci. Non ha perso nessun vita! Ha guarito anche i casi più gravi. L'ordine dei medici vuole punire questo medico perché non ha seguito le linee guida del ministero della Salute, che prevedono tuttora purtroppo solo Tachipirina e vigile attesa e perché ha ricordato ai suoi colleghi la loro missione professionale", recita l'avviso.

A prendere le sue difese anche la Senatrice Angrisani che si dice pronta a portare il caso del dottore Torre in parlamento.

"Al dottor Gerardo Torre, medico della città di Pagani, Salerno, va la mia piena solidarietà. Il medico dovrà comparire dinanzi alla Commissione Medica dell’ordine dei Medici di Salerno, per ”le esternazioni proferite in materia di cure della patologia Covid 19…” dichiara la senatrice Luisa Angrisani.

"Eppure il Tar del Lazio con una recente sentenza, la n. 00419/2022 del 15/1/2022- continua la Angrisani- ha annullato la circolare del Ministero della Salute del 26/4/2020 che, su indicazione dell’Aifa prevedeva solo la “vigile attesa” e la somministrazione di paracetamolo ed antinfiammatori  nella cura dei pazienti affetti da Sars-cov-2. L'atto ministeriale, secondo i giudici “si pone in contrasto con l’attività professionale così come demandata al medico nei termini indicati dalla scienza e dalla deontologia professionale”. Il Tar ha anche riconosciuto che “è onere imprescindibile di ogni sanitario di agire in scienza e coscienza. Quello che ha fatto il dottor Gerardo Torre", afferma la Senatrice Angrisani.

"Pertanto quali sarebbero le sue responsabilità? Non aver seguito il protocollo sulla "tachipirina e vigile attesa"?  L’annullamento della circolare del Ministero della Salute, che forniva una serie di indicazioni per la gestione della terapia farmacologica domiciliare del Covid 19, è la riprova che eventuali altre terapie, come quelle utilizzate da alcuni gruppi di medici sono state riconosciute efficaci.

Sono centinaia le testimonianze di pazienti curati e guariti dal dottor Torre, ciò dimostra che ha agito solo ed esclusivamente nell'interesse dei pazienti. Sono vicina al dottor Torre e sulla vicenda presenterò un'interrogazione parlamentare", conclude la Senatrice Luisa Angrisani di Alternativa.