Avellino

Più passa il tempo e più si ha la sensazione che per Pietro Iemmello il destino (al Catanzaro) sia già deciso e che tutto quello a cui si sta assistendo nelle ultime ore possa essere interpretato come il più classico dei giochi al rialzo. I motivi alla base della deduzione sono molteplici. In primis, appare difficile pensare che il calciatore, pur essendo un professionista, che punta, dunque, legittimamente, a monetizzare il più possibile, possa dare uno schiaffo alla propria città e alla propria squadra del cuore scegliendo un'altra destinazione dopo che l'interesse dei giallorossi è divenuto a lui noto e di dominio pubblico.

E si arriva, così, a un primo nocciolo della questione. Perché forse, proprio questo aspetto, quello dell'interesse ufficiale, pure mediaticamente, del Catanzaro per il centravanti finito inizialmente nel mirino dell'Avellino, potrebbe aver favorito l'insorgere di tatticismi di rito tra le parti. Una partita a scacchi che, però, come detto, salvo clamorosi colpi di scena, non cambierà l'esito finale della vicenda: Iemmello al Catanzaro.

Altro indizio. Il botta e risposta a distanza tra il direttore sportivo del Frosinone, Angelozzi, che ha comunicato e lasciato intendere che si attende una decisione sulla destinazione scelta dal calciatore entro domani, e l'agente del calciatore, Lippi, che a Sportchannel hanno sottolineato che il mercato finisce il 31 gennaio confermando l'interesse “dell'Avellino e di altre squadre” sanno, seppur non ci sia controprova, di pressing sui calabresi per accelerare la conclusione dell'affare. Alzandone, ovviamente, le cifre.

Di pari passo si sono registrati rumors piuttosto improvvisi e incontrollati circa l'interesse dell'Avellino per Bianchimano (andrà alla Viterbese), Simeri (il Bari non avrebbe motivo di cederlo a una diretta concorrente) e via discorrendo. Qui la pressione può essere su Iemmello e il suo entourage perché se l'Avellino è (o sembra) a un passo da altri attaccanti si riduce il tempo per accettarne o declinarne la proposta.

Potenziali elementi di disturbo, insomma, per provare a indurre, verosimilmente, il calciatore a cedere celermente alle lusinghe irpine, come finora non è stato, o paradossalmente a stringere i tempi per chiudere con il Catanzaro. Chissà, allora, che non ci sia pure Murano dietro al gioco delle parti: prendendo Iemmello il Catanzaro, l'Avellino avrebbe una concorrente in meno per il vecchio pallino di Di Somma, che piace, però, pure a Modena, Pescara e Südtirol.

La certezza, tra tanti dubbi, è una. Anzi, la domanda è una: può, nel caso specifico e a prescindere, l'Avellino permettersi di aspettare Iemmello fino al 31 gennaio, soprattutto se poi accettasse il Catanzaro? Una risposta, piuttosto ovvia, che potrebbe essere la vera chiave di lettura per dare un senso a tutte le riflessioni precedenti e confutare la tesi di cui sopra.