Avellino

Primo congresso provinciale di Azione, i centristi riformisti si riorganizzano dopo la federazione con Più Europa e lanciano la sfida anche in Irpinia. “Riformismo, coraggio ed empatia della politica” iè il titolo che si è voluto dare all'iniziativa. eletto segretario per acclamazione l’avvocato Giovanni Bove, due vicesegretari, Maria Rusolo coordinatrice cittadina, e Saverio Vignola. Eletto presidente l’ex sindaco di Sperone, Salvatore Alaia. Delegata per il congresso nazionale Rosalia Passaro, consigliera comunale di Montella e candidata alle ultime provinciali per la lista “Proposta civica per l’Irpinia”.

“Avvertiamo la necessità di costruire un percorso preciso che coinvolga i territori, attraverso la costruzione di organismi di rappresentanza e l' individuazione di una classe dirigente che abbia il compito di promuovere e di articolare proposte precise – spiega Giovanni Bove – Vogliamo dimostrare che un’altra strada è possibile, per una proposta politica alternativa al populismo assistenziale di Pd e M5S ed al sovranismo del centrodestra”.

All'appuntamento erano presenti anche alcuni esponenti delle forze politiche che con Azione di Calenda hanno condiviso il percorso  delle Provinciali a sostegno di Angelo Antonio d'Agostino: da Beniamino Palmieri per Italia Viva, Giuseppe De Mita e Mirko Musto per i Popolari, Alfonso Maria Gallo per Più Europa e Giovanni D’Ercole di Fratelli d'Italia. 

Rispetto all'azione aministrativa della giunta Festa sul capoluogo Azione non è mancata una riflessione molto critica: “Avellino ha perso negli ultimi anni il ruolo centrale che deve avere nella provincia. Ora siamo una fase delicata, tutto è fermo, la città è sospesa e noi crediamo che di la di chi oggi amministra va ripensato il modello amministrativo. Non serve alimentare lo scontro istituzionale solo per legittimare sé stesso, proponendo ogni giorno uno show, con la ridicolizzazione degli avversari – aggiunge Bove – Gianluca Festa purtroppo ha man forte anche a causa di un'opposizione inesistente. Se c'è lui al governo di questa città è anche demerito di chi come il pd non è stato in grado di costruire alternative. Noi non siamo pregiudiziali a Festa ma notiamo che la città di Avellino non può rimanere impantanata, deve essere rilanciata e riappropriarsi della centralità che le spetta”.