L'Avellino si prepara a vivere un fine settimana di calma apparente sul fronte calciomercato. In giornata Pietro Iemmello si è incontrato con il presidente del Catanzaro, Floriano Noto, e il direttore generale Diego Foresti per limare gli ultimi dettagli della trattativa che gli permetterebbe di tornare nella sua città di origine e giocare tra le file della squadra di cui è tifoso. Anche l'ultimo vero scoglio dovrebbe essere stato superato in giornata grazie alla volontà del calciatore di giocare in Calabria: il Catanzaro avrebbe, infatti, ottenuto il via libera per chiudere l'operazione con la formula del prestito con obbligo di riscatto esclusivamente in caso di promozione in Serie B. Nelle prossime ore è attesa la “fumata bianca” nonostante l'Avellino abbia raggiunto da tempo un accordo col Frosinone e, almeno inizialmente, proposto di più per quanto riguarda l'ingaggio.
Le alternative sono ormai note, ma tutte piuttosto difficile da raggiungere. Murano piace da sempre, ma il Perugia non lo svende, nonostante sia in scadenza, e la concorrenza di Modena, Pescara e Südtirol non è roba di poco conto. Anche per Bianchimano c'è la fila, con il Lecco particolarmente agguerrito. E, allora, mentre per il ruolo dell'esterno d'attacco i nomi caldi restano quelli di Carretta e D'Orazio, con annesse valutazioni sul tipo di coesistenza avrebbero con Micovschi, in termini di possibilità di impiego del rumeno, il direttore sportivo Di Somma, ha sondato pure il terreno per Simeri in uscita dal Bari. Semaforo rosso, forse definitivo, di certo per ora: il pugliesi non hanno intenzione di rinforzare a cuor leggero una diretta concorrente, l'agente del calciatore, Vincenzo Pisacane, fa il suo lavoro e pretende un ingaggio all'altezza del suo assistito.
Sul fronte uscite da registrare la volontà di tenere Mignanelli, finito nel mirino del Teramo. Il cursore di fascia mancina vuole giocare di più, ma l'Avellino non sarebbe orientato ad andare sul mercato per cercare un'alternativa. Gli abruzzesi vorrebbero prendersi in prestito pure Sbraga, ma il difensore romano ha un ingaggio elevato e poca voglia di lasciare l'Irpinia.