POLITICA - David Sassoli è una persona amica che ci lascia. Un uomo di grande stile, umanità, competenza e semplicità. Sassoli era una di quelle persone che ci dava fiducia e che potevano suggerirci qualcosa nel momento in cui si riflette sulla Presidenza della Repubblica nel nostro Paese. Ci lascia una bella figura di esponente politico apprezzato da tutti a conferma del fatto che nella vita politica, come nella vita normale, è importante non perdere il rispetto della gente, mantenere viva la propria dignità e non perdere il senso umano anche della lotta politica. Sassoli ha rappresentato questi valori sempre più difficili da trovare nel nostro Paese ma non solo nel nostro Paese.

COVID - Abbiamo cercato di non privare i nostri concittadini degli interventi urgenti, le cose che si possono programmare sono state spostate ma non abbiamo intaccato in nulla i servizi urgenti in cardiologia, oncologia, ostetricia. Stiamo cercando di garantire le cose essenziali. Per quanto riguarda i ricoveri, dato il tasso altissimo di contagi, noi registriamo ogni giorno ricoveri nel numero di 50-70 pazienti. Se i numeri sono questi, significa che dovremmo trovare ogni dieci giorni altri 500 posti letto aggiuntivi. Il numero dei guariti non è mai pari a quello dei nuovi ricoveri. Questa resta una criticità forte che impegna tutti quotidianamente a far fronte alle nuove esigenze. È prevedibile che il picco dei contagi ci sarà a gennaio. Quanto fatto finora aveva questo obiettivo: superare il mese di gennaio, senza troppi danni. È prevedibile che dopo gennaio il picco dei contagi sarà raggiunto e scenderemo rispetto alla media dei ricoveri giornalieri. 

Noi possiamo tenere tutto aperto e tenere sotto controllo il contagio se prendiamo delle misure di prevenzione, che significa intervenire in tempo utile. Su questo abbiamo avuto una posizione diversa al Governo nazionale. Mentre noi ci muovevamo così, anche anticipando misure di prevenzione, abbiamo polemizzato con il Governo nazionale che, a mio parere, in questi tre mesi che abbiamo alle spalle non ha fatto sostanzialmente nulla dal punto di vista di un'azione vera di prevenzione. Il Governo ha fatto una sola cosa, il green pass, ma per il resto le misure che andavano prese non sono state prese, e questo ci differenzia dal Governo nazionale. Lo dico con grande serenità, ribadendo che siamo impegnati in uno sforzo di unità e di collaborazione come è doveroso che sia, ma siamo anche impegnati a dirci la verità delle cose e non ci sentiamo impegnati a fare sviolinate nei confronti di nessuno. Ci sentiamo impegnati a rispondere semplicemente alla nostra coscienza e alla nostra ragione, non alle esigenze della politica politicante e delle bandiere di partito. 

SCUOLA - Il Governo ha impugnato un'ordinanza della Regione Campania estremamente equilibrata e misurata. Le scuole si sono aperte tutte il 10 gennaio, tranne le elementari, le medie e le materne per una ragione di merito: essendo la fascia di età più bassa e non vaccinata in misura ampia, ci è parso ragionevole prendere due settimane di respiro per ampliare la campagna di vaccinazione e avere poi la scuola in presenza con maggiore tranquillità. Ci siamo trovati di fronte a una posizione irrispettosa del Governo nazionale, offensiva e incomprensibile. Il Governo ha impugnato l'ordinanza alle 22.15 di domenica sera, le scuole si aprivano il lunedì. In questo momento abbiamo 111 comuni nei quali non si sono riaperte le scuole, abbiamo comuni e regioni che hanno prorogato l'apertura dell'anno scolastico, come la Sicilia, abbiamo Palermo e Catania nei quali i sindaci hanno fatto ordinanze non di limitazione per le elementari, ma di chiusura totale.

Il Governo nazionale non ha impegnato nulla, a conferma del fatto che aveva interesse a fare solo un'operazione propagandistica lunedì per poter dire che è tutto aperto. La mia sensazione netta è che nella conferenza stampa fatta dal Governo lunedì scorso l'unico obiettivo, quello sostanziale, fosse quello di dimostrare ai cittadini italiani che in Italia va tutto bene. L'economia è aperta, cresce, le scuole si aprono, non abbiamo grandissime problematiche relative al Covid. L'obiettivo di quella conferenza stampa era semplicemente questo e, dal mio punto di vista, è stata una scelta totalmente demagogica e inaccettabile.