Salerno

Crescent, il braccio di ferro continua. E dopo Italia Nostra, anche la procura generale presso la Corte d'appello di Salerno ha presentato ricorso in Cassazione. 

"La procura generale mette in discussione tutte le motivazioni della sentenza della Corte di appello, sia di inammissibilità che di merito. Illegittima la sentenza di appello sotto tutti i profili delle contestazioni paesaggistiche, urbanistiche ed edilizie", spiegano in una nota congiunta Italia Nostra e Comitato no Crescent.

"Il punto nodale del ricorso in Cassazione della Procura generale verte sulla pronuncia di inammissibilità dell’appello dei pubblici ministeri, riguardante l’intervenuta prescrizione dei reati urbanistico edilizi che escluderebbero l’applicazione della sanzione amministrativa della confisca. La Corte di appello, così come il giudice di primo grado, secondo la Procura generale hanno violato fondamentali principi in tema di confisca".

In dettaglio, i ricorrenti contestano che "l’accertamento del fatto nel pieno contraddittorio delle parti era già pienamente avvenuto nel corso d’istruttoria del processo di primo grado, quando il reato di lottizzazione abusiva non era ancora prescritto ed il cui esito assolutorio legittimamente il pubblico ministero chiedeva di rivendere nel merito, esercitando i suoi legittimi poteri di impugnazione previsti dal codice di procedura penale, avendovi interesse al fine di ottenere in relazione all’art. 44 d.p.r n. 380/2001, il riconoscimento fattuale, sulla base dell’accertamento compiuto in primo grado, della lottizzazione abusiva e la conseguente irrogazione della sanzione amministrativa della confisca".

La battaglia, dunque, è destinata a continuare.