Salerno

"La Conferenza dei sindaci non intende esimersi da una più attenta considerazione dello stato di fatto. Nelle more della vigenza delle 13 ordinanze, saranno effettuate al più presto nuove rilevazioni che tengano conto della reale operatività delle strutture sanitarie, della concreta applicabilità delle regole a scuola e sui mezzi pubblici di trasporto, nonché dell’effettivo andamento dei contagi sia sulla popolazione complessiva che sulla popolazione scolastica, eventualmente anche attraverso screening da effettuarsi localmente, al cui esito si procederà ad una rivalutazione della situazione ed ai provvedimenti conseguenti". Ma, al momento, non si torna indietro: per tutto il mese di gennaio nessuna scuola della Costiera Amalfitana riaprirà le sue porte agli alunni. Confermata dunque la didattica a distanza, nonostante il pronunciamento del Tar Campania e la sollecitazione del prefetto di Salerno.

"Allo stato attuale il numero dei contagi accertati supera la quota del 5% della popolazione residente in Costa D’Amalfi, ed è in costante  aumento rispetto alla data di emanazione delle ordinanze sindacali - ricordano il presidente della Conferenza dei sindaci Luigi Mansi ed il responsabile della sanità Andrea Reale - sul nostro territorio le attività di tracciamento e di controllo dei contatti risultano già da tempo estremamente lente e carenti. Le Usca sono ridotte all’osso in termini sia di personale che di attrezzature, gravate di sempre nuovi compiti, ed è impensabile possano riuscire a fornire alle scuole il previsto supporto nella gestione dell’epidemia in ambito scolastico. Di conseguenza, proprio il criterio normativo per il tipo di didattica da adottare, e cioè la rilevazione del numero di positivi in una classe, è un dato poco attendibile, quasi sempre in ritardo rispetto alla realtà e perciò spesso sottostimato. Le scuole stesse, attraverso le rispettive dirigenze, lamentano le inevitabili difficoltà cui andrebbero incontro in considerazione della accertata carenza di strutture e di personale da utilizzare nella concreta applicazione delle procedure (controllo dei greenpass, fornitura dei dispositivi di protezione, necessità di sostituzione del personale assente per malattia). Permane il problema dell’inadeguatezza dei controlli sui mezzi di trasporto pubblici, inidonei a fornire il livello di sicurezza richiesto, tanto più in un territorio in cui la mobilità scolastica è cospicua e inevitabile, specialmente riguardo agli istituti superiori, quasi tutti accentrati ad Amalfi - la denuncia delle fasce tricolori della Costiera Amalfitana -. Il rinvio delle attività didattiche in presenza ha lo scopo preminente di garantire idonei margini temporali alla campagna vaccinale, con l’aiuto di numerosi volontari (medici, infermieri, oss, gruppi di protezione civile, Croce rossa e farmacisti) coinvolti dalla Conferenza dei sindaci, con riferimento sia alla terza dose di richiamo che all’avviato ciclo vaccinale per i giovanissimi (5-11 anni), per i quali va ribadita l’assoluta opportunità di accedere alla procedura di immunizzazione".

Poi, i numeri: al 9 gennaio, rispetto ai 399 bambini di fascia 5-11 anni iscritti nella piattaforma regionale, risultavano vaccinati 55 bambini; per lunedì 17 sono stati convocati altri 100 bambini. Inoltre, nei prossimi giorni nei centri vaccinali Asl della Costa d’Amalfi saranno effettuate le vaccinazioni agli studenti già convocati della fascia di età 12/17 anni.