Salerno

Studenti di Salerno uniti in sciopero. Questa mattina, i rappresentanti di 13 istituti scolastici su 14 dei presenti nel comune capoluogo - ad esclusione del liceo Tasso - hanno deciso di non entrare a scuola per far sentire la propria voce in merito al rientro in presenza dopo le vacanze natalizie che, dichiarano: "avviene in una fase dove il contagio del Covid è fuori controllo, e il nostro sistema scolastico appare ancora una volta impreparato per fronteggiare tale situazione". Una protesta iniziata lunedì scorso con l’adesione allo sciopero delle lezioni in presenza solo di alcuni istituti, proseguita poi nella giornata di ieri, e allargatasi anche ad oggi.

Alla base della loro mobilitazione una serie di richieste che, questa mattina, sono state consegnate come associazione "Scuole Unite Salerno" al prefetto Russo. Richieste che, già nella giornata di ieri, erano state messe nero su bianco in una lettera indirizzata al sindaco Vincenzo Napoli, all'Assessore alla Pubblica Istruzione Gaetana Falcone, al Dirigente dell'Ufficio Scolastico Provinciale Monica Matano e ad altre istituzioni. Un documento firmato dai Rappresentanti delle Scuole di Salerno nel quale veniva chiesto: l'organizzazione di uno screening completo delle studentesse, degli studenti e del
personale scolastico tutto, la distribuzione gratuita delle mascherine FFP2, il potenziamento delle linee del trasporto pubblico, la sospensione delle attività didattiche in presenza con attivazione della didattica a distanza, per far sì che la curva epidemiologica diminuisca e che le sopraccitate richieste vengano attuate.

"Non ci sono state date garanzie da chi dovrebbe tutelare i nostri diritti, si ci è limitati soltanto a dire che le scuole sono un luogo sicuro, ignorando completamente il parere di chi la scuola la vive ogni giorno. Ora diciamo basta, siamo stanchi di sentire sempre le stesse parole sterili e fine a se stesse, che di concreto hanno ben poco", la voce degli studenti che chiedono maggiori sicurezze: "Chiediamo che i nostri diritti vengano finalmente tutelati, partendo da quello alla salute e da quello allo studio in primis".