Mentre si affievolisce la fiammella della speranza di operare il controsorpasso sul fronte Iemmello, con l'attaccante sempre più vicino al Catanzaro, l'Avellino lavora sottotraccia per operare gli innesti mirati di cui la rosa ha bisogno per compiere il salto di qualità, tenere il passo delle dirette concorrenti, ed essere competitivo per tentare la clamorosa rimonta al primo posto.
Lo scorso lunedì c'è stato un contatto tra il Frosinone e la dirigenza biancoverde per discutere del ritorno in Irpinia di Ardemagni. Il centravanti, in uscita dai ciociari proprio come Iemmello, non avrebbe problemi a scendere di categoria per l'Avellino e sarebbe più che felice di tornare all'ombra del Partenio dove si è trovato benissimo andando via tra le lacrime in seguito alla mancata iscrizione dell'Avellino al campionato di Serie B 2018/2019. Anche l'ingaggio di Ardemagni, dato l'investimento che era e sarebbe pronto per Iemmello, non sembra più rappresentare un ostacolo come in passato. Nei prossimi giorni potrebbero esserci novità.
Murano rappresenta più di una semplice alternativa, ma la richiesta di 250mila euro per rilevare il cartellino in scadenza e coprire lo stipendio, da parte del Perugia, è fuori budget per l'Avellino. Più facile arrivare a un'altra punta col vincolo prossimo a esaurirsi tra le file degli umbri, ovvero Bianchimano, che piace e non poco al Lecco a cui era destinato prima del sondaggio avellinese. Piero Braglia ha, però, indicato in un attaccante rapido il profilo in cima alla lista dei desideri per il reparto avanzato. E così, di pari passo con l'incremento delle probabilità di una permanenza di Plescia, che fatica a trovare squadra per via dell'ingaggio da top player, prende quota l'opzione Carretta, pure lui del Perugia, vecchio pallino di Di Somma e dello stesso tecnico, che lo ha avuto alle sue dipendenze a Cosenza. L'arrivo di Carretta chiuderebbe le porte a quello di D'Orazio e andrebbe a ridurre le chance di impiego di Micovschi su cui la società ha puntato.