Angri

Si continua a discutere sul rientro a scuola in presenza ed il sindaco di Angri scrive una lettera alla cittadinanza. Dopo l'annullamento da parte del Tar dell'ordinanza firmata da De Luca per la sospensione delle attività didattiche in presenza per gli alunni della Campania - dall'asilo alle medie - diversi sindaci hanno confermato o emanato nuove ordinanze sindacali per far slittare il rientro tra i banchi. Tanto che il Prefetto di Salerno, nella giornata di ieri, ha inviato un richiamo a tutti i primi cittadini della provincia. 

"Tralasciando le continue offese e i vari “non sei un padre”, “sei vergognoso” e “fai schifo” o “tu hai preso i nostri figli per burattini”, voglio chiarire da subito una cosa: l’apertura delle scuole ad Angri, in Campania e in Italia, non può e non deve essere un’opinione! - taglia corto la fascia tricolore Cosimo Ferraioli, che spiega - Ci sono, fortunatamente per tutti, delle regole e delle normative governative da rispettare. Che non sono opinabili e, soprattutto, assicurano equità per tutti. Non entro nel merito, non sto dicendo che siano giuste o sbagliate, ma sottolineo l'importanza di avere delle linee guida che si spera evolvino in meglio".

Riportando, poi, alcuni dei punti fondamentali della nota del prefetto, il sindaco sottolinea che i primi cittadini "sono tenuti a rispettare quanto previsto dalle normative, e non decidere sulla sensazione o l’incertezza del momento. L’andamento epidemiologico viene aggiornato ogni settimana, contrariamente a quanto viene detto sui social, ma viene controllato ogni giorno e tenuta sotto controllo proprio la curva delle fasce in età scolastica. Crediamo sia giunto il momento di non assillare la città con numeri e terrore, per i quali ci pensano già i giornalisti e i media nazionali.

Voglio, infine, fare un plauso ai Dirigenti dei Plessi Scolastici, alcuni dei quali hanno lavorato ieri sera fino a tardi, per valutare la situazione e il da farsi. Chi non è rientrato oggi, rientrerà tra domani e dopodomani. Qualcuno ha parlato di scarico di responsabilità, io la chiamo giusta divisione delle competenze. Se vogliamo uscirne dobbiamo farlo insieme e guardando avanti, ma la vedo dura. Il grado politico nella nostra città è ai minimi storici: basti pensare che sulla mia scrivania non ho trovo proposte, ma solo articoli e interviste online che sinceramente non ho tempo di guardare. Io come al solito continuerò a lavorare per la città e per i mesi a venire", conclude la fascia tricolore.