Napoli

Una vita per il canottaggio seguendo gli esempi dei fratelli Giuseppe e Carmine e superando tutti gli ostacoli. Agostino Abbagnale è il meno noto della famiglia anche se a livello sportivo è quello che inciso di più soprattutto alle Olimpiadi. Giuseppe e Carmine hanno stregato l’Italia già negli anni ‘80 insieme a Peppiniello Di Capua.

Quella barca ha segnato la storia con due ori, poi è arrivato Agostino che un’edizione dei Giochi Olimpici, quella di Barcellona 1992, l’ha dovuta saltare, ma nonostante questo di ori ne ha vinti addirittura tre. Dal Seul 1988 a Sidney 2000 passando per la gioia immensa di Atlanta 1996. Tre Olimpiadi che restano un ricordo indelebile nel cuore di Agostino che da quest’anno è diventato uno dei collaboratori del Commissario Tecnico della Nazionale Francesco Cattaneo.

Per il terzo dei fratelli Abbagnale doppio compito perché oltre a seguire gli azzurri resterà responsabile tecnico del College Remiero Giovanile di Piediluco. Agostino andrà a dare manforte, portando la sua esperienza, ad Andrea Coppola (Capo Allenatore settore Olimpico maschile), Stefano Fraquelli (Capo Allenatore settore Olimpico femminile), Giovanni Lepore (Coadiutore settore Olimpico maschile), Vittorio Altobelli (Allenatore settore Olimpico maschile), Luigi Arrigoni (Allenatore settore Olimpico femminile), Rocco Pecoraro (Allenatore settore Olimpico femminile), Carlo Gaddi (Allenatore aggregato) e Federico Vitale (Allenatore aggregato).

L’avventura è iniziata lunedì 10 gennaio con il raduno di Sabaudia dove sono al lavoro ben 61 atleti presso le sedi della Marina Militare, delle Fiamme Gialle, delle Fiamme Oro e dei Carabinieri. Gli azzurri preparano un 2022 che è il primo passo verso le Olimpiadi francesi di Parigi 2024, dove l’Italia vuole essere grande protagonista e tornare sul podio più alto anche con una barca al maschile, come accadeva quando i remi erano impugnati dalla famiglia Abbagnale.