Scene da film in un carcere dell’Avellinese tra stanotte e questa mattina. Due detenuti sono infatti evasi dal penitenziario di Bellizzi. Un’evasione vecchio stile e una ricerca scattata nel cuore della notte con massiccio impiego delle forze dell'ordine. L'allarme è suonato intorno all'1. I detenuti avrebbero procurato un foro di uscita dalla cella poi si sarebbero calati con un lenzuolo annodato. La polizia Penitenziaria ha avviato subito le ricerche. Massiccio dispiego di uomini e mezzi. Indagano i carabinierim ma sono stati diramati avvisi e foto segnaletiche a tutte le forze dell'ordine. Massiccio dispiego di agenti di polizia che sono impegnati nelle ricerche. La Polizia penitenziaria sta effettuando una vasta battuta a caccia dei 2 evasi in tutta Campania. "Si tratta dell'ennesimo episodio che conferma la fragilità del sistema carcerario - spiega Emilio Fattorello del sindacato Sappe -. Denunciamo da troppo le tempo le croniche carenze di organico che affliggono il sistema".
In fuga un uomo di 23 anni, originario della Romania, l’altro di 41 anni originario del Marocco. Secondo le prime indagini e accertamenti sarebbero stati tre i reclusi che hanno praticato un foro nel muro della propria cella e da lì si sono calati con le lenzuola. "Due di loro avrebbero utilizzato le stesse lenzuola per scavalcare il muro di cinta, mentre l’altro, un uomo di nazionalità albanese, sarebbe stato bloccato dalla Polizia penitenziaria intervenuta dopo l’allarme fatto scattare dalla sala operativa che si era accorta di quanto stava avvenendo. Un quarto detenuto sarebbe rimasto in cella, rinunciando all’ultimo istante alla fuga".
Lo riferisce Gennarino De Fazio, Segretario Generale della Uilpa Polizia Penitenziaria, il quale poi commenta: “come ampiamente previsto e denunciato, non si arresta la spirale di eventi negativi, sotto ogni profilo, che affliggono il sistema penitenziario e, in ultima istanza, la sicurezza del Paese.(...) Quello di Avellino, peraltro, è un déjà vu, atteso che con la stessa dinamica vi fu un’altra evasione qualche anno fa . (...) Va immediatamente approvato un decreto carceri, per affrontare l’emergenza organici della Polizia penitenziaria, cui mancano 18mila unità, ma anche per ripensare l’organizzazione complessiva del Corpo e dell’Amministrazione penitenziaria, così come vanno potenziati gli equipaggiamenti e le dotazioni strumentali e tecnologiche. Serve inoltre una riforma unitaria del sistema d’esecuzione penale. La Ministra Cartabia, il Presidente Draghi e il Governo tutto ne prendano atto e aprano immediatamente un confronto, il resto – conclude – sono solo palliativi”.