"In questi giorni di pandemia, in cui il confine tra le previsioni di vita e le possibilità di morte si sono assottigliate, abbiamo pregato per tutti affinché ognuno ne uscisse in salute e migliore. Poi ti accorgi del fallimento umano e della devastazione ambientale. Il sacrilegio di un luogo sacro quale un cimitero è il segno tangibile della decadenza dell’umanità." E' quanto scrive con amararezza, dolore e indignazione Antonio Ciontoli.
"La profanazione per furto in una cappella ci riporta alla realtà dei fatti e alla misura di chi è ancora vivo e chi già vive da morto. Lasciare qui appellativi o altre affermazioni non ha senso, immaginare quali siano le finalità non è dato sapersi, ci rifletteremo però, confido per ora nella giustizia terrena e prego per l’anima dei miei genitori e dei tanti altri, tra cui il carissimo e valoroso Sebastiano Vetrano, che hanno dovuto assistere inermi a questo vigliacco scempio di impotenti che spero non rimarranno affidati ora solo alla giustizia divina."
Sul gravissimo episodio indaga la polizia di Caserta. La scientifica ha effettuato una serie di rilievi. Luogo sacro al momento chiuso in attesa che vengano ultimate le attività di indagine.