“Siamo alle solite. Difronte all’ennesima catastrofe sanitaria, provocata più dall’incompetenza di De Luca e del governo nazionale a trazione Pd che dall’epidemia stessa, l’ineffabile governatore della Campania prova a scaricare le sue colpe sull’opposizione. Solo nelle dittature si dà la colpa alle opposizioni di quello che non funziona, come avviene ad esempio nel Venezuela di Maduro. Eppure ancora una volta De Luca, pensando che la maggioranza degli elettori siano ottusi, sostiene che, se in Campania siamo in un vero sfacelo sanitario, la colpa sia niente meno che di Giorgia Meloni. Insomma non è colpa di De Luca e del suo governo che i cittadini, sebbene il 90 % di essi si siano vaccinati fiduciosi, si ritrovino positivi e abbandonati a se stessi, con un sistema sanitario che ha puntato infatti solo su una sperata prevenzione e non fa nulla invece per curarli. Niente è stato fatto per collegare territorio e ospedali, medici di base e sistema sanitario. E l’unica terapia consigliata alla maggior parte dei positivi rimane la “vigile attesa”. Tranne rare eccezioni, l’uso dei monoclonali, vera cura salvavita, non viene diffuso per mancanza di informazione e il sistema si basa solo su molti volenterosi”. Lo dichiara il Questore della Camera e deputato campano di Fratelli d’Italia, Edmondo Cirielli.
“Per non parlare poi del disastro degli ospedali covid oramai al collasso, la cui efficienza è rimasta solo sulla carta. Senza personale funzionano come possono, solo con il grande sacrificio degli operatori sanitari in organico pre emergenza. D’altronde la medicina privata diagnostica e dei laboratori, che sarebbe fondamentale in un momento del genere in cui i tamponi si fanno con grande difficoltà, sono oggetto di delibere regionali con la sola funzione ragionieristica di risparmio a danno delle prestazioni che i cittadini chiedono non riuscendo ad ottenerle dal pubblico. Un caos totale nei trasporti, peggiorati addirittura rispetto ai tempi pre Covid. E stendiamo un velo pietoso sulle tante inchieste giudiziarie che riguardano il suo sistema di potere che si regge su “volontari e non”, spesso indagati se non imputati o pregiudicati”, conclude Cirielli.