«Trovo estremamente ragionevole la proposta del neo Presidente della Salernitana Danilo Iervolino di sospendere per qualche turno il campionato di Serie A in attesa di definire un nuovo ed efficace protocollo operativo in relazione all'andamento pandemico». È la richiesta avanzata dal sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli in merito alla situazione pandemica nel mondo del calcio. «La situazione che stanno vivendo la Salernitana e tanti club di massima serie è davvero surreale ed antisportiva; innescherà un contenzioso lungo ed estenuante come dimostrano le precedenti esperienze». Per il primo cittadino «la sospensione temporanea sarebbe una soluzione di buon senso che tutelerebbe la salute degli atleti, la regolarità della competizione, il diritto degli spettatori ad assistere ad incontri con protagonisti adeguati alla categoria».
Sulla vicenda è intervenuto anche il sindaco di Baronissi, Gianfranco Valiante. «La salute viene prima del business. Il clima di crescente incertezza e l’aumento esponenziale dei contagi sui territori, impongono un regime di massima attenzione e rigore, a tutti i livelli. La Lega Calcio prenda atto e il Governo intervenga tempestivamente al fine di mettere in campo tutte le azioni possibili tese a tutelare la salute pubblica e mantenere intatta la regolarità del campionato. Il torneo di serie A deve essere fermato».
Lo scrive in una nota il sindaco di Baronissi, Gianfranco Valiante che, d’intesa con altri sindaci del territorio, è pronto a mettere a disposizione un pool di legali - coordinato dall’avvocato Gaetano Paolino - per contrastare le recenti decisioni della Lega Calcio. «Se non si ferma tutto sarà un campionato completamente irregolare - afferma Valiante - con ripercussioni gravissime sulla salute pubblica, con il virus che corre ancora più veloce laddove vi sono contatti e assembramenti. Le Istituzioni sportive dimostrino buon senso. Di fronte a interessi confliggenti deve prevalere la salute pubblica, prima del business. È necessaria un’azione concreta a salvaguardia dei cittadini, dei tesserati e delle società che investono e di responsabilità nei confronti del sistema-Paese. I sindaci che quotidianamente sono in prima linea nella lotta al covid e che ogni giorno subiscono l’escalation di numeri e di contagi, sono pronti a fare la propria parte».