La priorità di mercato dell'Avellino risponde a un preciso nome e cognome: Pietro Iemmello. All'inizio della prossima settimana l'attaccante scioglierà le sue riserve in merito al declassamento dalla Serie B alla Serie C, che rappresenta l'ultimo nodo da sciogliere per la felice conclusione della trattativa dopo l'intesa, ormai raggiunta, tra il club biancoverde e il Frosinone. Liberati due slot nel reparto avanzato, con la conclusione del prestito di Gagliano, rientrato al Cagliari, e la cessione a titolo definitivo di Messina alla Fidelis Andria, lo step successivo sarà ingaggiare un vice Micovschi, un mancino che giochi come lui a destra, a piede invertito.
L'Avellino ha investito sul rumeno, non vuole tarpargli le ali inserendo nella batteria dei trequartisti un calciatore che approdi all'ombra del Partenio con la pretesa e l'impazienza di giocarle tutte, ma un'alternativa giovane che rappresenti una certezza per la categoria e vada a innescare una sana competizione per una maglia da titolare: il profilo di Ludovico D'Orazio, per cui già da giorni si susseguono i contatti con la Spal, che ne detiene la titolarità del cartellino.
Quarantadue presenze, 6 gol e 5 assist tra campionato, playoff e Coppa Italia di Serie C con la maglia della Feralpisalò, nella scorsa stagione, D'Orazio è un classe 2000 dal sicuro avvenire. Quest'anno, tra i Cadetti; tra le file degli estensi, ha giocato solo 2 volte dall'inizio ed è subentrato in altre 7 occasioni oltre allo spezzone di gara giocato in Coppa Italia, al “Vigorito”, contro il Benevento. Dopo il semaforo rosso di Braglia a Ceccarelli, la virata su D'Orazio è stata immediata. I lupi sono in vantaggio sul Padova. Le condizioni per la “fumata bianca” sembrano esserci tutte.