Il suo difensore, l'avvocato Nazzareno Fiorenza, ha chiesto il dissequestro del telefonino e del computer del suo assistito, sostenendo l'infondatezza degli addebiti che gli sono stati contestati dal sostituto procuratore Maria Colucci: violenza privata, maltrattamenti e tentata minaccia ai danni della moglie, dalla quale si sta separando. Da qui, alla ricerca, soprattutto di una registrazione e di una serie di foto, i 'sigilli' alle apparecchiature, sui quali ora dovrà pronunciarsi il Riesame.
Questa mattina l'udienza dedicata al ricorso contro un provvedimento adottato nell'ennesima indagine sulla conflittualità coniugale. La persona chiamata in causa è un ultra50enne di Benevento, finito al centro di una inchiesta che riguarda fatti che si sarebbero svolti tra il capoluogo sannita, un centro della Valle telesina e uno del Lazio. E' una delle tante storie che raccontano l'interruzione di un rapporto coniugale ed i successivi, quasi sempre inevitabili, contrasti.
Lei, rappresentata dall'avvocato Guerino Gazzella, si era rivolta ai carabinieri, raccontando, tra maggio ed ottobre del 2021, ciò che lui le avrebbe fatto durante il matrimonio, sottoponendola a condotte vessatorie e denigratorie. Attenzione puntata, poi, su un episodio particolare nel corso del quale lui l'avrebbe costretta a confessare di avere un amante.
Una ammissione che l'uomo avrebbe registrato: una circostanza, quella della relazione extraconiugale, non vera, secondo gli inquirenti. Che hanno poi puntato il mirino anche su un altro comportamento dell'indagato, che avrebbe minacciato la moglie, forse nel tentativo di farla tornare sui suoi passi, di diffondere immagini di contenuto sessuale relative a loro momenti intimi.