Il volto nuovo della stagione del Torrecuso, al di là dell'allenatore. A Carmine Zeoli, da sempre allenatore, uomo di campo, è stata affidata la carica di team manager, un modo alternativo per vivere comunque il rettangolo da gioco e rendere questo passaggio meno traumatico possibile. E' anche il modo per riallacciare i rapporti con una realtà dalla quale si è separato, tempo fa, per un'incomprensione. Di colpo è stata passata la spugna e tolto quell'alone di polvere che ha separato le due parti. Non ci ha messo un attimo mister Zeoli ad accettare questo cambio, anche se le proposte non gli sono mancate.
“Di questi tempi – inizia l'ex tecnico del Sant'Angelo – quella del Torrecuso è stata la proposta migliore possibile. Comincio una nuova esperienza da affrontare con grandissimo entusiasmo. In fondo faccio parte di un organigramma di una società che si trova alle soglie del professionismo. Ma soprattutto mi ha fatto piacere ritornare in una realtà come quella torrecusana. Ho ritrovato un gruppo di amici dal quale mi sono separato solo per esperienze calcistiche diverse, ma con i quali c'è sempre stato un grande rapporto e intendo la famiglia Rillo, Filippo Zotti e Carmine Varricchio”.
L'entusiasmo non gli manca assolutamente, la voglia di misurarsi con questo nuovo ruolo è grande.
“Posso promettere di essere all'altezza della situazione per non deludere prima me stesso e poi le persone che hanno deciso di affidarmi questo incarico”.
Un cambio radicale per Zeoli che lascia la panchina dopo la stagione alla guida del Sant'Angelo. Sarà sempre uomo di campo ma non guiderà la squadra in prima persona.
“Certo la panchina mi mancherà, in fondo ho sempre fatto questo nella mia carriera ma mi lancerò anima e corpo nella nuova esperienza sapendo che la vita da campo continuerà, in una forma diversa, ma andrà avanti. E poi resta il fatto che rappresenterò la società e questa è una cosa che mi fa piacere e mi carica di responsabilità”.
Prima di arrivare a questo contatto col Torrecuso, alcune società avevano sondato la disponibilità di Zeoli allenatore.
“Alla fine dell'esperienza col Sant'Angelo avevo deciso che avrei continuato solo davanti a una proposta di una squadra di Prima categoria, senza prendere in considerazione la Seconda se non per il Molinara. L'offerta dalla Prima non è arrivata perchè c'è sempre qualcuno che ha la strada spianata dall'aiuto di qualche sponsor, e allora ho lasciato stare tutto. Fortunatamente, infine, è arrivata la chiamata del Torrecuso e sono ben felice di averla accettata”.
Il 2 o il 3 agosto anche Zeoli sarà sul terreno di gioco per il battesimo ufficiale della squadra sannita. Il ritardo non lo spaventa, la società è la garanzia per puntare in alto.
“E' vero, si parte in ritardo rispetto alle altre, ma quando c'è organizzazione e competenza, alla fine il gap viene colmato. E poi la società ha scelto un allenatore che non conosco personalmente, ma lo farò presto, il cui curriculum parla da solo. E poi c'è anche un serbatoio importante e spero che De Rosa possa continuare nel proprio lavoro”.
Fabio Tarallo