“Salvarono le vite di anziani e giovani, con importanti interventi nei mesi di ottobre, novembre e dicembre del 2020, quando l’emergenza pandemica a Somma era in una fase davvero drammatica. Le telefonate che mi arrivavano a tutte le ore erano di cittadini in crisi respiratoria ed allora decidemmo di mettere un’ambulanza solo ed esclusivamente per i cittadini di Somma Vesuviana e lo rifarei ancora. Devo riconoscere le gesta di questi volontari e l’umanità.
Ad esempio ricordo dell’assistenza domiciliare data ad anziani, la carezza, il trasporto in ospedale, il non lasciare solo nessuno. Io ho sempre cercato di non lasciare il cittadino da solo, sempre! Partendo dall’esperienza maturata in questi mesi sto valutando la possibilità di mettere un supporto 24 ore su 24 sul territorio sommese, dunque un supporto sanitario territoriale e domiciliare. E valuteremo questa idea anche in accordo con il 118”. Lo ha affermato Salvatore Di Sarno, sindaco di Somma Vesuviana nel napoletano.
E purtroppo non migliora la situazione!
“Nelle ultime 24 ore ben 106 nuovi positivi. Ricordo ancora che è in vigore l’ordinanza sindacale che prevede il divieto di consumo di cibi e bevande anche non alcoliche con esclusione dell’acqua nelle aree pubbliche e aperte al pubblico, ivi compresi gli spazi antistanti i bar e gli altri esercizi di ristorazione; il divieto di svolgimento di qualsivoglia evento – ha proseguito Di Sarno - feste o altre manifestazioni anche musicali nei luoghi pubblici, aperti al pubblico e chiusi; il divieto assoluto di vendita di bevande alcoliche e non alcoliche nelle giornate del 31.12.2021 e 01.01.2022 per i bar, pasticcerie, gastronomie, rosticcerie, pub, punti di ristoro delle strutture ricettive; è consentita la vendita da asporto di tutti gli altri prodotti avendo sempre cura del distanziamento interpersonale; il divieto assoluto per il consumo ai tavoli al chiuso e all’aperto; fatti salvo i pranzi e le cene già consentite in modalità statica e nel rispetto del distanziamento”.
E’ importante il mondo del volontariato!
“Purtroppo questa pandemia ci ha dato lo spunto per capire quanto sia importante sul territorio la presenza delle associazioni di volontariato e quanto sia importante la sinergia che ci deve essere tra associazioni e istituzioni con il confronto e la programmazione. Sicuramente si possono raggiungere altri livelli sul territorio di assistenza alla popolazione. Siamo sempre disponibili al dialogo – ha affermato Domenico Di Ruocco, Coordinatore della Misericordia di Napoli zona 28 - alla programmazione e soprattutto a proporre dei progetti che possano essere anche trainanti verso una mentalità nuova di soccorso che oggi non è da intendere soltanto come 118, ma c’è il soccorso anche per le fasce più fragili e per quelle persone che rimangono sole ad esempio dopo una malattia.
Era l’Ottobre dello scorso anno, Somma Vesuviana registrava anche 50 casi al giorno. L’Amministrazione Comunale, guidata dal sindaco Salvatore Di Sarno, decise un’azione concreta, sul campo: un’ambulanza esclusiva per l’assistenza a cittadini sommesi colpiti dal Covid. E il team della Misericordia è riuscito ad esempio a salvare la vita ad una signora anziana trasportandola tempestivamente in ospedale dove le furono diagnosticati ictus e covid.
Il medico che era sul campo!
“In quei mesi le esperienze, gli aneddoti, le storie sono state davvero tante. Ricordo ad esempio il signor Mario che abbiamo visitato almeno 5 – 6 volte - ha affermato il dott. Gennaro Di Matteo del team della Misericordia - che dopo numerose settimane riuscì a riprendersi ed eravamo dinanzi ad una situazione davvero complessa. Ecco anche Mario è rimasto nel cuore e questa storia è l’emblema della riconoscenza testimoniata dai cittadini di Somma”.
C’è chi ha fatto una scelta di vita come Margherita, volontaria che era al centralino mentre combatteva il cancro.
“Questa esperienza vissuta a Somma Vesuviana mi ha aiutato tantissimo perché in un momento particolare per la mia salute ho dimenticato me per aiutare le persone e dunque di istinto mi sono messa da parte. Parlando con loro al telefono – ha raccontato Margherita Geremia, volontaria della Misericordia - dimenticavo ciò che avevo, la mia malattia. Io non ero sul campo, non sono andata nelle case delle persone positive al Covid. Io ero in chemioterapia per lottare contro il cancro, dunque non ero in prima linea ma ero al telefono incoraggiando le persone che avevano bisogno anche di un conforto. Questi sono i nostri valori!”.
Ma invece si era in trincea anche stando al centralino. Oggi i cittadini di Somma Vesuviana chiamano ancora i volontari delle Misericordie per porgere loro gli auguri di Pasqua o di Natale.
“In realtà si era in trincea anche stando al centralino. La gente di Somma Vesuviana lo ha capito e ci ringrazia ancora ed è molto bello. Ancora oggi riceviamo dai cittadini di questo paese telefonate di ringraziamento – ha concluso Pasquale Incarnato, governatore Misericordia di Pollena Trocchia - auguri a Pasqua ma anche ad esempio a Natale scorso. Noi abbiamo messo amore e passione. L’esperienza di Somma è stata unica su tutto il territorio vesuviano e forse campano perché nessun altro Comune si è poi dotato di questa tipologia di assistenza al cittadino. Anche i volontari che rispondevano al centralino erano in trincea perché molte persone, molti cittadini erano disperate e dunque era fondamentale anche il conforto telefonico e quel dialogo, quel colloquio ci dava la possibilità di acquisire le informazioni necessarie al fine di capire se intervenire o non intervenire”.